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27 apr 2015 00:00

Una legge per il commercio equo

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Il Consiglio regionale ha approvato nei giorni scorsi il progetto di legge “Riconoscimento e sostegno delle organizzazioni del commercio equo e solidale”, di cui sono uno dei primi firmatari. Si tratta di un provvedimento importante, che non solo disciplina in modo avanzato la materia, ma che soprattutto riconosce il valore sociale e culturale del settore come forma di cooperazione.

La Lombardia vanta il più alto numero di soggetti attivi in questo ambito, con circa 13 mila soci e 150 punti vendita, coinvolgendo oltre 2000 volontari. Finalmente il commercio equo e solidale può trovare uno strumento normativo per essere valorizzato come modello di un'economia partecipata, attenta alla conservazione dell'ecosistema, socialmente sostenibile e rispettosa dei diritti, con un ruolo fondamentale nella promozione dell'incontro fra culture diverse.

La legge si propone infatti di favorire un'educazione al consumo responsabile, critico e consapevole confermando che il gesto quotidiano della spesa costituisce un gesto dalla forte valenza sociale.
L’obiettivo è di offrire un supporto non solo ai Paesi in via di sviluppo, ma anche ai produttori a filiera corta, quelle realtà marginali che lavorano sul territorio. La dotazione finanziaria iniziale di 100 mila euro potrà forse sembrare esigua, ma l’approvazione di questa legge rappresenta una svolta importante che auspico ispiri in tempi brevi anche il legislatore nazionale.

Ogni due anni la Giunta dovrà presentare al Consiglio una relazione sull’andamento dei risultati e sull’emergere di eventuali criticità nell’applicazione della legge: un’occasione preziosa per apportare le migliorie che si rendessero necessarie.
27 apr 2015 00:00