Kafka a Brescia: una nuova opera lo racconta
Il lato inedito di un celebre scrittore. Sarà presentata a Librixia l’opera “Gli aeroplani a Brescia” di Franz Kafka, un reportage grafico di Moritz Von Wolzogen con la postfazione curata da Reiner Stach, il massimo esperto mondiale dell’opera di Kafka. Il volume è stato curato da due giovani talenti bresciani: Lorenzo Gafforini, che si è occupato del progetto editoriale, e Lidiia Astapenko, che ne ha curato la traduzione. Il progetto è stato coordinato dall’animatore culturale Sergio Comini e sostenuto da BCC Agrobresciano.
Il contesto storico della trama è questo: l’11 settembre 1909 una moltitudine di persone si sono recate a Montichiari per assistere al primo “Circuito Aereo” italiano: una settimana di gare ed esibizioni, con alcuni tra i più importanti aviatori dell’epoca. Il tratto di campagna fu trasformato per l’occasione in aerodromo di fortuna, per accogliere la folla: dentro a questa, oltre a Frank Kafka, ci sono anche Gabriele d’Annunzio e Giacomo Puccini.
La graphic novel ha inizio il 9 settembre dello stesso anno, quando il giovane praghese e due suoi amici, in vacanza a Riva del Garda, decidono di assistere all’evento dopo averne letto su ‘La sentinella bresciana’. Al centro degli avvenienti narrati da Kafka non ci sono solo la brughiera tra Ghedi, Montichiari e la Fascia d’Oro, ma anche Brescia con i vicoli del centro storico, la stazione dei treni e l’attuale sede dell’Università degli Studi di Brescia, fedelmente ritratte dal disegnatore Von Wolzogen.
Il Vicedirettore Generale di Banca di Credito Cooperativo Agrobresciano, Emanuele Bresciani, dichiara: “L’avventura di Kafka nella provincia di Brescia si svolge nel 1909, quando la nostra banca aveva poco più di dieci anni e si chiamava ‘Cassa Rurale di Depositi e Prestiti in Ghedi’: con ogni probabilità qualcuno dei nostri Soci sarà stato là, ad ammirare i pionieri del volo. Questa graphic novel, ora disponibile in Italia grazie al nostro contributo, è un omaggio alla grandezza di uno scrittore che ha saputo trasmettere una complessità culturale che trascende il tempo e lo spazio”.