Ricordando Teresio Olivelli
Il 17 gennaio 1945 moriva, nel lager di Hersbruck, Teresio Olivelli, autore della celebre “Preghiera del Ribelle”, esponente di primo piano della Resistenza nelle file delle Fiamme Verdi e tra i fondatori del foglio clandestino “Il Ribelle”. Padre David Maria Turoldo ha parlato di Olivelli come di un “giovane meraviglioso”, mentre don Primo Mazzolari lo ha indicato come “lo spirito più cristiano del nostro secondo Risorgimento”: non a caso, la Chiesa cattolica lo ha beatificato il 3 febbraio 2018. Cresciuto in Azione cattolica, nella Fuci e nella S. Vincenzo, il giovane Olivelli abbracciò il fascismo, nell’ingenua convinzione che fosse possibile una sua coniugazione con il cristianesimo, e partecipò alla Seconda Guerra Mondiale sul fronte russo con gli alpini, dove comprese la follia della politica del regime.
Dopo l’8 settembre 1943 divenne esponente di primo piano della Resistenza. Arrestato a Milano il 27 aprile 1944 a seguito di una soffiata, Olivelli nei lager fu un vero “martire della carità”, “un uomo per gli altri, per usare un’immagine cara al grande martire di Flossenbürg, Dietrich Bonhoeffer. Il Dio di Gesù Cristo è stato anche per Olivelli, come lo era per Bonhoeffer, il Dio dell’essere “per gli altri”, che cammina sulle strade degli uomini, che aiuta e serve, che si schiera con i perseguitati e con gli oltraggiati. Per ricordare questo giovane “ribelle per amore”, venerdì 31 ottobre, alle 20.30, al Museo della Resistenza e del Folklore valsabbino di Pertica Bassa, verrà presentato il libro di Anselmo Palini a lui dedicato. Il racconto dell’autore sarà intervallato da brani tratti dal libro e letti da Antonella Pialorsi.