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Milano
di REDAZIONE 02 lug 2025 15:16

Qualità dell’aria in Lombardia

In questi mesi, la Commissione Ambiente ha elaborato un documento di indirizzi in materia di qualità dell’aria finalizzato ad orientare la nuova programmazione regionale, come previsto dalla Legge Regionale n. 24 del 2006.

La nuova direttiva europea sulla qualità dell’aria, infatti, ha recentemente introdotto nuovi limiti da rispettare entro il 2030, in particolare per il particolato (PM2.5 e PM10), il biossido di azoto, e ha introdotto anche un limite per il benzo(a)pirene.

Il documento analizza lo stato della qualità dell’aria in Lombardia, individua obiettivi da perseguire e stima il fabbisogno finanziario per l’attuazione del piano (almeno 3 miliardi di euro annui). Dopo un ampio ciclo di audizioni che ha coinvolto oltre 50 soggetti – richieste anche dal Consigliere regionale Massimo Vizzardi – la Commissione ha votato gli emendamenti proposti dai Consiglieri, prima dell’approdo del testo in Aula previsto per fine luglio.

“Il lavoro che abbiamo svolto in Commissione ha mostrato quanto sia fondamentale ascoltare i territori e coinvolgere, in particolare, chi amministra le nostre comunità. Ho proposto diversi emendamenti per rafforzare la pianificazione locale, il monitoraggio e la connessione tra politiche e ricerca accademica” dichiara il Consigliere regionale Massimo Vizzardi.

Durante il lavoro sul testo in Commissione, il Consigliere Vizzardi ha richiesto le audizioni di diversi amministratori locali del territorio e di associazioni attive nel settore, che coinvolgono anche le giovani generazioni. “I miei emendamenti danno forma ai contributi forniti durante le audizioni, nella convinzione che la politica regionale debba sostenere fortemente l’azione amministrativa sui territori in alcune materie strettamente connesse alla qualità dell’aria” – sottolinea il Consigliere regionale.

Anche gli strumenti di pianificazione locale, infatti, possono fare la differenza nel sostenere gli amministratori ad individuare e perseguire obiettivi di medio-lungo termine concorrendo, quindi, al raggiungimento di obiettivi regionali, che sono sempre anche il risultato di quanto accade nelle singole comunità.

“Per questo, ho proposto che Regione Lombardia incentivi l’adozione da parte dei Comuni di strumenti di pianificazione e programmazione locale come i PUMS, fornendo supporto tecnico”  spiega Vizzardi.

Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) è un documento strategico che orienta le politiche e la programmazione della mobilità urbana al fine di soddisfare i bisogni di mobilità degli individui nel medio-lungo termine.  “I dati pubblicati dall’Osservatorio del Ministero della Transizione Ecologica mostrano che a fine 2024 in Lombardia risultavano approvati o in fase di adozione solamente 22 PUMS: c’è quindi ampio margine di miglioramento. La proposta è stata parzialmente accolta: lavorerò in vista della discussione in Aula per sollecitare un sostegno concreto ai Comuni, che spesso non hanno le risorse di personale con cui occuparsi di pianificazione” aggiunge il Consigliere Vizzardi.

Ritenendo necessaria una maggior “permeabilità” della politica ai risultati della ricerca accademica, Vizzardi ha anche proposto (e ottenuto) di potenziare la collaborazione tra la governance regionale e locale e le istituzioni universitarie, così da poter sviluppare con continuità soluzioni innovative basate su evidenze scientifiche.

“Non possiamo affrontare un problema strutturale come l’inquinamento atmosferico, perdipiù in un contesto caratterizzati da ineludibili criticità orografiche, senza investire adeguatamente nel coordinamento tra politica e ricerca scientifica. Solo così potremo costruire politiche pubbliche realmente efficaci, per una maggiore tutela della salute dei cittadini” – conclude Vizzardi.



REDAZIONE 02 lug 2025 15:16