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Milano
di REDAZIONE 18 ott 2019 14:24

Violenza domestica e di genere

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Quasi 7 milioni di donne italiane dai 16 ai 70 anni hanno subito almeno una volta nel corso della vita una forma di violenza fisica o sessuale (31,5%). I dati e le riflessioni in un convegno ospitato a Palazzo Pirelli

Quasi 7 milioni di donne italiane dai 16 ai 70 anni hanno subito almeno una volta nel corso della vita una forma di violenza fisica o sessuale (31,5%). La violenza è avvenuta nel 5,2% dei casi dal partner e nel 18,9% dei casi dall’ex. Si rilevano violenze anche da colleghi di lavoro nel 2,5%, parenti nel 2,6%, amici nel 3% e da conoscenti nel 6,3% dei casi. Tra le conseguenze della violenza subita vi sono la perdita di fiducia ed autostima (52,7%), ansia, fobia e attacchi di panico (46,8%), disperazione e sensazione di impotenza (46,4%), disturbi del sonno e dell’alimentazione (46,3%), depressione (40,3%), autolesionismo o idee di suicidio (12,1%).

Sono questi alcuni dei dati statistici (fonte: Istat) emersi questa mattina a margine del convegno “Codice rosso e violenza domestica e di genere” promosso a Palazzo Pirelli dal Garante regionale per la tutela delle vittime di reato Elisabetta Aldrovandi in collaborazione con il Consiglio regionale della Lombardia.

Sul tema, in apertura dell’evento, la Consigliera regionale Viviana Beccalossi, prima firmataria della legge regionale 22/2018 istitutiva dell’Authority di Garanzia, nel suo intervento caratterizzato da forte sensibilità sul tema, ha citato le motivazioni che stanno alla base della Figura del Garante regionale per la tutela delle vittime di reato da lei fortemente voluta e sottoposta all’attenzione dell’Aula Consiliare che all’unisono con volontà superpartes ha recepito la cogenza e la necessità di legiferare sul punto. “Siamo consapevoli - ha commentato la Consigliera regionale - che vi è ancora della strada da percorrere e tra i vari aspetti vi è, ad esempio, l’aumento del Fondo di garanzia per i reati violenti, ma la direzione intrapresa è quella giusta”.

La Garante regionale e Presidente dell’Osservatorio Nazionale per il sostegno alle vittime di reato Elisabetta Aldrovandi, nel delineare i principali obiettivi e primi progetti concreti su cui gli uffici di sua competenza cominceranno a lavorare nei prossimi mesi (realizzare una mappatura delle associazioni che si occupano di vittime in Lombardia; creare sportelli di ascolto territoriali, tavoli e protocolli specifici con prefetture e associazioni), ha commentato e approfondito gli aspetti della riforma della legge 19 luglio 2019, n. 69 conosciuta come Codice rosso: “Il nuovo provvedimento legislativo – ha spiegato la Garante regionale - innova e modifica la disciplina penale della violenza domestica e di genere, corredandola con nuove misure cautelari e di prevenzione e inasprimenti di sanzione su vari reati, tra i quali: i maltrattamenti in ambito domestico, la violenza sessuale sui minorenni e lo stalking. Inoltre introduce nuovi reati come la revenge porn, la deformazione dell’aspetto della persona con lesioni permanenti, la violazione dei provvedimenti di allontanamento e avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, solo per citarne alcuni. Il Codice rosso istituisce infatti una corsia preferenziale per le vittime di violenza, garantendo l’adozione di provvedimenti cautelari o preventivi in tempi brevi, in particolare avvia con maggiore tempestività i procedimenti penali riguardanti casi di violenza domestica e di genere”.

REDAZIONE 18 ott 2019 14:24