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Roma
di F.PIERANTOZZI E P.SIMONETTI (RADIO VATICANA) 28 giu 2015 00:00

E' ancora strage. Dalla Tunisia alla Francia, terrorismo miete altre vittime

Almeno 28 morti in Tunisia. Sono stati colpiti due resort a Sousse: colpi di kalashnikov tra ombrelloni e lettini. Nelle stesse ore a Lione, due bandiere riconducibili all'Isis sono state trovate a fianco del corpo senza vita di uomo

Arrivati dal mare, a bordo di un gommone, due, forse cinque terroristi hanno seminato terrore e morte sulla spiaggia di due resort a Sousse, nel golfo di Hammamet, in Tunisia. I terroristi muniti di granate e kalashnikov, secondo testimoni, hanno sparato all’impazzata prendendo di mira i turisti presenti, uccidendo almeno 28 persone e ferendone altre 36. Le vittime sarebbero di nazionalità tedesca, inglese, belga. Uno degli attentatori è stato ucciso, l’altro arrestato, si tratterebbe di uno studente tunisino. Nessuna rivendicazione è ancora giunta sull’accaduto, ma nei giorni scorsi il sedicente Stato islamico aveva lanciato un appello ad intensificare gli attentati nel mese di Ramadan. Il presidente tunisino Essebsi lancia intanto un accorato appello: la Tunisia non può farcela da sola– dice, sollecitando "una strategia globale" contro il terrorismo islamico. Dal premier Renzi l’abbraccio dell’Italia, “Siamo tutti uniti – ha aggiunto - contro l’odio e il terrore”.

Nelle stesse ore in Francia, due uomini hanno attaccato un impianto di gas industriale nell’Isère, a 30 chilometri da Lione, nella regione del Rodano-Alpi. Una vittima e due feriti il bilancio, confermato dal presidente francese, François Hollande. E’ interrogato dagli agenti dell'antiterrorismo Yassin Sahli, 35 anni padre algerino, madre marocchina, che ieri mattina (26 giugno), poco prima delle 10, ha decapitato il suo datore di lavoro, un uomo di una cinquantina d’anni, poi ha appeso la sua testa sulla rete metallica del recinto di una fabbrica di gas industriale a Saint Quentin Fallaviers a sud di Lione, e ha quindi cercato di far esplodere tutto, gettandosi su bombole piene di gas. L’uomo è stato neutralizzato dai pompieri. Era già noto ai servizi francesi ed era stato schedato perché vicino al movimento salafita. Secondo le ultime note, organizzava riunioni in casa con altri estremisti. Vicino al cadavere del suo datore di lavoro, sono state ritrovate due bandiere riconducibili all'Isis.

In stato di fermo anche sua moglie, sua sorella e un altro uomo, avvistato prima dell’attentato a bordo della sua auto vicino al sito attaccato. Potrebbe essere un suo complice, ma secondo alcune fonti sarebbe invece stata rilasciato. Cinque mesi dopo gli attentati di Charlie Hebdo e l’ipercacher di Vincennes, torna altissima la tensione in Francia. Hollande ha annunciato che il dispositivo antiterrorismo Vigipirate sarà al massimo livello, quello di rischio imminente di attentato, per i prossimi tre giorni in tutta la regione di Lione.
F.PIERANTOZZI E P.SIMONETTI (RADIO VATICANA) 28 giu 2015 00:00