Il sociologo Ambrosini sull'immigrazione: "Drammatizzazione alle frontiere"
"I governi cercano di chiudere le frontiere ma è un teatro - ha osservato -. La voce della Chiesa si alza ma è debole, le associazioni si impegnano molto ma si potrebbe fare di più. E‘ necessaria un‘azione culturale". L'intervista al sociologo Maurizio Ambrosini
Ambrosini ha ricordato che nel 2014 gli arrivi via mare sono stati 170.100, a fronte di 300.000 ingressi regolari e 5 milioni di immigrati che già vivono in Italia. Nel mondo vi sono più di 50 milioni di rifugiati, l‘80% accolti nei Paesi del terzo mondo, mentre l‘Europa "tende a localizzare i richiedenti asilo il più vicino possibile alle zone di guerra da cui fuggono". "C‘è uno squilibrio tra la drammatizzazione degli arrivi via mare e la realtà - ha precisato -. Rispetto alle cifre non si capisce perché i rifugiati dovrebbero essere considerati degli invasori".
AGENSIR
16 giu 2015 00:00