lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Bruxelles
di REDAZIONE ONLINE 01 giu 2016 00:00

Immigrazione: l'Europa metta in campo reali politiche di accoglienza e integrazione

L'eurodeputato Luigi Morgano chiede precisi impegni per affrontare con efficacia la nuova ondata di arrivi dal Mediterraneo. Il ruolo della nuova Guardia Costiera e di Frontiera europea

I numeri Onu hanno confermato che la scorsa settimana è stata una delle peggiori di sempre sul fronte migranti morti nel Mediterraneo, con 65 corpi recuperati e 700 dispersi tra cui almeno 40 bimbi. Nei giorni scorsi 400 profughi sono approdati a Corigliano Calabro e altri 320 a Pozzallo. A Reggio Calabria la nave Vega ha portato 629 migranti e 45 corpi di persone decedute durante il viaggio.

Il traffico di migranti verso l’Europa nel 2015 ha fruttato ai network criminali tra i 5 e 6 miliardi. Una cifra facile da calcolare. Visto che, nell’ultimo anno, sono entrati nell’Ue circa 1 milione di persone e la maggior parte delle quali ha pagato, a testa, da 3.000 a 6.000 euro. Sono le stime contenute nell’ultimo rapporto Europol-Interpol. Gli esperti hanno aggiunto che 9 migranti su 10 hanno fatto uso di questi “servizi di facilitazione”, e il numero è destinato a crescere.

I principali organizzatori dei viaggi verso il Vecchio Continente provengono dagli stessi Paesi di chi arriva principalmente sulle coste mediterranee, ma spesso ha permessi di soggiorno o passaporti UE. La struttura di base delle reti di traffico di migranti comprende capi che coordinano le attività lungo un determinato percorso, organizzatori che gestiscono il lavoro localmente attraverso contatti personali, e facilitatori di basso livello che per lo più assistono gli organizzatori e possono aiutare in attività di reclutamento.

Una situazione complessa, su cui è intervenuto Luigi Morgano, parlamentare del gruppo PD/S&D: "Anche in questi giorni si sono ripetuti nuovi tragici naufragi con molti profughi dispersi e morti nel Mediterraneo, mentre erano in viaggio verso una nuova speranza, l’Europa. Cordoglio e sgomento, però, non bastano più. Servono reali politiche di accoglienza e integrazione, come indicato nella relazione Kyenge-Metsola, approvata ad aprile dal Parlamento europeo a larghissima maggioranza.

“Ricerca e salvataggio” devono diventare parte integrante del mandato della nuova Guardia Costiera e di Frontiera europea (che nei giorni scorsi ha avuto un primo via libera nella Commissione Giustizia e Affari interni del Parlamento europeo). Il voto finale è atteso per fine giugno e finirà sul tavolo dei capi di Stato e di Governo che si riunirà il 28 del corrente mese così da renderla operativa già a settembre del 2016.

"Nel Medio Oriente e in Africa - ha affermato ancora Luigi Morgano - occorrono politiche di investimento, cooperazione internazionale e aiuti allo sviluppo che, portando a una crescita sostenibile, affrontino le cause dell’emigrazione per motivi economici. La questione dell’immigrazione tocca l’Europa, tutta. Timidezza e egoismi nazionali impediscono soluzioni veramente efficaci, e negano i valori fondanti dell’Unione europea".
REDAZIONE ONLINE 01 giu 2016 00:00