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Argentina
28 lug 2016 00:00

Marianna: Vi racconto perchè ho scelto la missione di Santiago del Estero

La testimonianza di Marianna Tomasi, insegnante 36enne, che, dopo il corso "Nuovi stili di viaggio" con il Centro missionario diocesano, ha deciso di dedicare un anno della sua vita alla missione

Tre anni fa la sua ex insegnante di religione, suor Clara Toninelli (dorotea di Cemmo), le ha fatto la proposta di conoscere le missioni in Argentina. E così alcune settimane fa Marianna Tomasi, 36 anni, originaria di Pisogne e insegnante di religione. ha intrapreso la sua terza esperienza a Santiago del Estero, a circa 1100 km a nord di Buenos Aires. “Le prime due esperienze sono state di 40 giorni e stavolta ho deciso di chiedere un anno di aspettativa in Italia e di fermarmi qui fino al luglio del 2017. Le attività a Santiago sono molteplici: le suore si occupano di pastorale familiare, giovanile e missionaria nei quartieri più poveri e promuovono l’educazione umana e cristiana nelle quattro scuole di ogni ordine e grado. Ci sarebbe, poi, l’attività della Casa de la Juventud della hermana Saveria Menni”: un’associazione di laici che vogliono vivere il carisma di Madre Annunciata Cocchetti. “Tra una settimana inizio a insegnare religione nel Collegio Santa Dorotea a ragazzi dai 13 ai 17 anni, proporrò qualche corso di italiano, chitarra e magari cucina italiana, aiuterò le suore nelle attività pastorali giovanili e missionarie e mi piacerebbe proporre un corso di alfabetizzazione per adulti”.

La scelta di partire è nata presto. “Già dall’età di 18 anni desideravo vivere un’esperienza di volontariato e fino al 2014 mi ero dedicata solo al volontariato in Italia. Le testimonianze dei missionari, laici e non, mi hanno trasmesso il desiderio di provare ciò che loro stessi avevano provato. Il corso ‘Nuovi Stili di viaggio’ del Centro Missionario mi ha aiutato tanto e mi è piaciuto molto! A parte il fatto che è stata un’occasione per condividere i miei stessi interessi, ideali e sogni con altri ragazzi, ammiro le coppie di fidanzati che hanno scelto di regalare il tempo delle proprie vacanze alla missione, anziché comprarsi un bel pacchetto-vacanza. Vuol dire che certe esperienze danno grande gioia e soddisfazione, nonostante ci si scontri con povertà concrete”.

In Argentina è alla ricerca dei valori perduti.... “Le persone sono molto accoglienti e ospitali. Soprattutto i poveri. Quelli che hanno poco o niente, ti regalano il proprio tempo. A volte sembra che il tempo sia al rallentatore. La gente ti apre la porta di casa e ti offre un buon mate chiacchierando con piacere e senza fretta. Si condividono tempo e vita. Ti raccontano momenti importanti, personali, alcuni difficili, senza vergognarsi o senza essere diffidenti e riservati”.
28 lug 2016 00:00