lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Brescia
09 ott 2015 00:00

Pecorelli: Nel 2030 circa il 30% della popolazione avrà più di 60 anni

“Invecchiare in salute significa elevare la qualità della vita delle persone” è questo il parere del prof. Sergio Pecorelli, rettore dell’Università degli Studi di Brescia e rappresentante del Governo Italiano a Bruxelles per il programma European Innovation Partnership for Active and Healthy Ageing. Pecorelli è intervenuto questa mattina al workshop internazionale sull’identità europea nei cittadini della Terza Età:
“Raising EU identity awarness in 3rd age citizens”

"Le statistiche ci dicono che nel 2030 circa il 30% della popolazione avrà più di 60 anni. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, poi, l’aspettativa di vita, in gran parte dei paesi Europei, cresce di cinque ore al giorno. E’ vero: si vive più a lungo, ma con più malattie. L’unica soluzione, allora, è quella di attuare politiche preventive, puntando sull'innovazione e sulla ricerca per incidere positivamente sulla qualità della vita". A sostenerlo è il prof. Sergio Pecorelli, Rettore dell’Università degli Studi di Brescia e Rappresentante del Governo Italiano presso le Commissioni INFSO e SANCO dell’Unione Europea a Bruxelles per il programma European Innovation Partnership for Active and Healthy Ageing, intervenuto questa mattina, nell’Aula consiliare di Ingegneria, al workshop internazionale sull'identità europea nei cittadini della Terza Età: “Raising EU identity awarness in 3rd age citizens” (“Rafforzare la consapevolezza dell’identità europea nei cittadini della Terza Età”).

Ad introdurre il workshop, insieme al Rettore, l’Assessore all'Urbanistica e Pianificazione per lo Sviluppo Sostenibile del Comune di Brescia, Michela Tiboni, Associato di Tecnica e Pianificazione Urbanistica dell’Università degli Studi di Brescia.

"L’Europa – ha sottolineato il Rettore – è da sempre sensibile alla questione dell’healthy ageing. Invecchiare in salute significa elevare la qualità della vita delle persone permettendo loro di mettere a frutto le esperienze positive maturate durante il percorso personale e lavorativo. Nello specifico l’European Innovation Partnership si focalizza sulla proposta di cinque azioni di intervento: l’azione sull’aderenza alle prescrizioni di farmaci; il programma per la prevenzione delle cadute e delle fratture dell’anziano; l’azione per promuovere diagnosi precoci e il miglioramento dell’interventistica sul fronte della fragilità e della malnutrizione dell’anziano come, ad esempio, le strategie di prevenzione del declino funzionale; l’azione sul potenziamento e sulla tutela delle cure integrate per le malattie croniche che include il monitoraggio su almeno un milione di pazienti in almeno 50 regioni europee; lo sviluppo degli standard globali e delle linee guida per definire modelli di lavoro e modalità di finanziamento a favore di una vita autonoma degli anziani, compreso l’uso di soluzioni ICT".

Il workshop si avvale dei contributi di più Dipartimenti: per il Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio, Ambiente e Matematica, intervengono il prof. Alberto Arenghi, il prof. Roberto Busi e la prof.ssa Michèle Pezzagno; per il Dipartimento di Economia e Management, il prof. Maurizio Carpita, il prof. Flaminio Squazzoni e la prof.ssa Paola Zuccolotto; per il Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali, la prof.ssa Alessandra Marengoni.
09 ott 2015 00:00