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Mali
di L. ZANARDINI 21 nov 2015 00:00

Stanno bene e sono al sicuro i volontari bresciani a 230 km dal terrore dell'Isis che ha attaccato un hotel a Bamako in Mali

A Ségou, a nord-est di Bamako, sono in pianta stabile da una decina di giorni una ventina di volontari del Gruppo Mali di Gavardo che il 18 dicembre inaugurano l'ospedale Paolo VI, l'ultima opera del Villaggio Mario Pasini realizzato in collaborazione con Cuore Amico. Sono stati contattati telefonicamente da don Carlo Tartari. A Mopti, invece, è presente una comunità delle suore operaie

Ore di apprensione anche nel Bresciano per i fatti che stanno sconvolgendo la capitale del Mali. Il Gruppo Mali Gavardo, coordinato da Gabriele Avanzi, opera in Mali con il progetto "Ségou-Mali". Gabriele Avanzi, contattato telefonicamente da don Carlo Tartari, ha confermato che tutti i volontari sono al sicuro. La situazione, lì dove lavorano, è tranquilla. Sono, comunque, in contatto con l'Ambasciata e con il Governo e ribadiscono la loro serenità. Il Gruppo Mali è molto conosciuto e stimato anche dalle istituzioni locali.

A Mopti, a 630 km dalla capitale, nella zona da tempo sotto il controllo dei jihadisti, è presente anche una comunità di suore operaie.

A Ségou, 230 km a nord-est di Bamako, sono in pianta stabile da una decina di giorni una ventina di volontari del Gruppo Mali di Gavardo che il 18 dicembre inaugurano l'ultima opera del Villaggio Mario Pasini realizzato in collaborazione con Cuore Amico. L’ultimazione del plesso ospedaliero, che verrà dedicato al Beato Paolo VI, è prevista per il mese di dicembre 2015.

"L’ospedale, una volta terminato, svolgerà - ha raccontato le scorse settimane sulla rivista Cuore Amico, Gabriele Avanzi - varie attività: dall’oculistica alla chirurgia, dalla ginecologia alla pediatria, senza escludere un ambulatorio dedicato ai malati di Aids. L’ampiezza dei servizi offerti conferma l’importanza di questo presidio sanitario in una zona molto povera, dove la popolazione da anni attende una realtà operativa nel settore della salute. I vescovi della Conferenza episcopale del Mali chiedono ancora un aiuto per far partire le attività del Villaggio. La Conferenza, che nel 2012 ha chiesto l’intervento del gruppo di volontari Mali- Gavardo e di Cuore Amico, è decisa a fare di questo 'Villaggio un esempio di aiuto completo alla persona attraverso l’istruzione (con la presenza delle scuole materna e primaria), l’aiuto alle donne nella formazione e assistenza alla famiglia, l’accoglienza dei bambini senza genitori, specie se con disabilità (con l’orfanotrofio), la formazione professionale sia teorica che pratica (scuola professionale agraria e lavoro nella azienda agricola) e l’assistenza sanitaria completa, con la presenza dell’ospedale in via di ultimazione".

Diversi i progetti attivi da parte dei volontari del Gruppo di Gavardo: il primo progetto lega l'educazione dei bambini (scuola-orfanotrofio), partendo dalla scuola dell'infanzia per passare alla primaria e alla secondaria; il secondo prende in esame il soccorso e la presa in carico nel day hospital, con un'attenzione agli ammalati di Aids e malaria; l'attenzione allo sviluppo agricolo e alla promozione sportiva.

Il Centro missionario diocesano e Cuore amico restano, comunque, in contatto permanente con i volontari di Gavardo.
L. ZANARDINI 21 nov 2015 00:00