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Brescia
di ROMANO GUATTA CALDINI 16 mag 2016 00:00

Unioni civili. Sberna: "La deriva dell'utero in affitto è dietro l'angolo"

Il commento del deputato bresciano Mario Sberna di Democrazia solidale a fronte della trasformazione in legge del ddl Cirinnà

Il Governo ha ottenuto la fiducia alla Camera sulle unioni civili con 369 sì, 193 voti contro e 2 astensioni. Fra chi nella maggioranza di governo non ha votato si alla fiducia c’è il bresciano Mario Sberna di Democrazia solidale.

Perché non ha votato si alla fiducia?
La fiducia su un tema di coscienza non dico che sia irrituale, è scandaloso. I temi di coscienza devono essere lasciati alla coscienza dei parlamentari. Mettere il voto di fiducia significava per il governo impedire la presa di coscienza dei parlamentari tanto è vero che nella maggioranza soltanto in tre non l’abbiamo votata, gli altri, pur essendo contrari, hanno dovuto chinare il capo e votare la fiducia. Poi nel contenuto la mia contrarietà era nota fin dall’inizio.

Circa i nodi più problematici come la stepchiald adoption e il rischio di sovrapposizione con il matrimonio, nelle scorse ore la senatrice del partito democratico Monica Cirinnà ha dichiarato che i prossimi passi andranno in questa direzione…
Il fatto di aver stralciato la stepchild adoption che sembrava la grande vittoria di area popolare a me faceva sinceramente venir da ridere soltanto a sentirli: con la magistratura che abbiamo in Italia quel che esce dalla porta entra dalla finestra, già le sentenze stanno interpretando in maniera personalistica il dettato della norma relativa alle adozioni approfittando di quella per il maggior interesse al bambino, come se il maggior interesse fosse avere due papa e due mamme. A mio parere il maggior interesse di un bambino e quello di crescere con un papa e una mamma. Al di là di questo, sia il deputato Pd Alessandro Zan, come la senatrice Cirinnà, hanno affermato che il prossimo passo è la stepchild adoption. Come al solito utilizziamo dei camuffamenti per dire che si usa il corpo di una donna, la si paga per utilizzare il suo utero. La si paga per avere un bambino che poi viene venduto a delle persone che solo perché hanno una maggiore disponibilità economica possono permettersi di trattare in questo modo la dignità della donna…

La deriva dell’utero in affitto è dietro l’angolo?
E’ evidente che è così…

Per l’intervista completa scarica il podcast
ROMANO GUATTA CALDINI 16 mag 2016 00:00