lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Gaza
di DANIELE ROCCHI 17 lug 2025 14:36

Gaza: colpita la parrocchia latina di p. Romanelli

Ascolta

Due morti e undici feriti, tra i rifugiati che erano stati accolti. Ferito anche il parroco

“Questa mattina, intorno alle 10.10, la parrocchia latina della Sacra Famiglia, l’unica cattolica di Gaza, che ospita al suo interno circa 500 sfollati cristiani che hanno perso tutto a causa della guerra, è stata colpita da un tank israeliano causando due morti, un uomo e una donna, 11 feriti. Panico tra i rifugiati per l’esplosione avvenuta vicino alla croce posta sul tetto della chiesa, con schegge e detriti caduti sul cortile”. A raccontare al Sir le fasi del bombardamento che ha colpito la parrocchia cattolica di Gaza è Anton Asfar, direttore di Caritas Jerusalem. Poco prima a dare la notizia al Sir era stato lo stesso patriarca latino di Gerusalemme, card, Pierbattista Pizzaballa, con una dichiarazione stringata: “Questa mattina è stata colpita la parrocchia latina della sacra Famiglia di Gaza. Ci sono 2 morti e 6 feriti, anche gravi. Lievemente ferito il parroco, padre Gabriel Romanelli, curato in ospedale”. Dichiarazione aggiornata con il passare delle ore. La parrocchia attualmente ospita circa 500 sfollati cristiani. I morti accertati sono Saad Salameh, di anni 60 e Fumayya Ayyad, 84 anni. Il primo era il custode della parrocchia e al momento dell'attacco si trovava nel cortile, la seconda vittima, era una donna che si trovava nella tenda Caritas adibita al supporto psicosociale.

“Stiamo seguendo gli sviluppi minuto per minuto – spiegano dalla Caritas -. Le persone all’interno del compound parrocchiale sono terrorizzate e sono rintanate nelle loro camere, ricavate da aule scolastiche. Nel momento dello scoppio, alcune persone si trovavano all’esterno dell’edificio principale, tra cui due donne anziane sedute all’interno della nostra tenda di supporto psicosociale Caritas. Entrambe sono rimaste gravemente ferite e sono state trasportate in ambulanza all’ospedale Al-Ahli. Altri tre giovani – continua Asfar – che si trovavano all’ingresso della chiesa sono rimasti gravemente feriti e trasportati in ospedale con mezzi privati a causa dell’urgenza della situazione”.

Altri feriti da vetri e schegge sono stati curati con punti di sutura. La scorsa settimana, ricorda il direttore della Caritas, “padre Romanelli aveva esortato la gente a rimanere nelle proprie stanze, poiché gli intensi bombardamenti e le operazioni militari nelle vicinanze avevano reso la zona sempre più pericolosa. Ieri, la minaccia è diventata particolarmente grave a causa della presenza di carri armati israeliani vicino al complesso della chiesa e dei continui attacchi nelle immediate vicinanze”. Significative le parole di un operatore di Caritas Jerusalem riportate da Asfar: “Se padre Gabriel non ci avesse chiesto di rimanere in casa, oggi ci sarebbe stato un massacro di almeno 50, 60 morti”.

Da Caritas Jerusalem l’impegno a restare in contatto con il proprio team a Gaza per avere aggiornamenti sulle condizioni dei feriti. Infine, l’appello: “invitiamo tutte le parti a rispettare e proteggere i luoghi di culto e gli alloggi umanitari. Colpire o mettere in pericolo i civili in cerca di rifugio costituisce una grave violazione del diritto internazionale umanitario e una diretta violazione della dignità umana”.

Papa Leone XIV ha inviato un telegramma di cordoglio, a firma del card. Pietro Parolin, segretario di Stato, al parroco padre Gabriel Romanelli e all’intera comunità parrocchiale dove si dice "profondamente rattristato nell’apprendere della perdita di vite umane e dei feriti causati dall’attacco militare alla chiesa cattolica della Sacra Famiglia a Gaza”. Assicurando “la sua vicinanza spirituale” e preghiera per i defunti e "per la guarigione dei feriti”, il Pontefice rinnova “il suo appello per un cessate-il-fuoco immediato” ed esprime “la profonda speranza in un dialogo, una riconciliazione e una pace duratura nella regione”

Foto AFP/SIR

DANIELE ROCCHI 17 lug 2025 14:36