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Brescia
16 set 2022 09:19

Brescia Contemporanea. Concerto a San Giuseppe

Brescia Contemporanea. La Città e i suoi compositori nei secoli XX – XXI" è il concerto che si terrà domenica 25 settembre alle ore 17, in occasione dell’apertura dell’anno sociale della Fondazione Civiltà Bresciana. Il concerto, eseguito dall’Orchestra di fiati Brixiae Harmoniae diretta da Giulio Piccinelli, è in programma nel Secondo Chiostro del Convento di San Giuseppe a Brescia (in caso di maltempo presso la Chiesa di San Giuseppe), con ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.

In occasione dell’apertura dell’anno sociale, la Fondazione Civiltà Bresciana, grazie all’impegno e alla sollecitudine della presidente del Comitato Scientifico prof. Carla Boroni, sostenuta dal Presidente della Fondazione avv. Mario Gorlani, ha deciso di offrire alla città un concerto molto particolare, in linea con il suo sempre vivo interesse per la cultura della città e per le giovani generazioni. Si tratta infatti di una proposta che da un lato valorizza i compositori bresciani e dall’altra un’orchestra di fiati del territorio che da pochi anni si sta imponendo all’attenzione di pubblico e critica con progetti interessanti ed esecuzioni di qualità. L’evento si realizza grazie anche al prezioso contributo dell’ufficio organizzativo della Fondazione.

L'evento si presenta articolato in tre brani: il primo si inserisce nel panorama bresciano in un modo assai singolare e rappresenta una novità in tempi recenti per la città, in quanto si potè ascoltare - ricorda Glauco Giuliano – parecchi anni fa al Teatro San Carlino: si tratta infatti di Zirkus Suite, un brano del 1947 del celebre filosofo Emanuele Severino, che si dedicò alla composizione durante gli anni giovanili. Ripreso da un progetto del Conservatorio di Milano che, con la direzione di Alessandro Bombonati, lo eseguì nel 2018 nella Sala Puccini, si configura come «un peccato di gioventù» (come lo definì lo stesso Severino) assai articolato e coinvolgente, con forti richiami a Stravinskij e Bartók, rivissuti con l’entusiasmo dei 18 anni e insieme con già piena consapevolezza. Questo grazie sicuramente agli insegnamenti di Luigi Manenti, sicuro riferimento per la cultura musicale bresciana della prima metà del Novecento.

Dopo questa incursione storica, i due brani successivi in programma mettono in luce il vivace ambiente compositivo della città con due compositori nel pieno della maturità: Paolo Ugoletti e Claudio Mandonico. Del primo si potrà ascoltare una prima esecuzione assoluta, che onora l’orchestra di fiati e l’attenzione coraggiosa della Fondazione: si tratta di Emil di Lönneberga, che richiama il bambino “terribile” di Astrid Lindgren, la famosa scrittrice di Pippi Calzelunghe. Un’atmosfera più riflessiva e commossa sarà invece presente nel secondo brano, In ricordo, composto da Claudio Mandonico nel 1999 e dedicato alla strage di Piazza Loggia.

Per quanto gli artisti abbiano fatto numerose esperienze diverse, ricche di studi e sperimentazioni, due nomi bresciani importanti emergono dalla loro formazione: Giovanni Ligasacchi e Giancarlo Facchinetti, entrambi segno di una vera scuola, in cui la musica vive e porta frutti nel tessuto umano e culturale della città.


16 set 2022 09:19