lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Brescia
di REDAZIONE 08 mag 2017 09:37

Serata pianistica insieme a Cominati

Roberto Cominati si esibirà stasera, lunedì 8 maggio alle 21, all’Auditorium San Barnaba di piazzetta Benedetti Michelangeli, a Brescia

Altro importante ritorno al Festival Pianistico Internazionale: Roberto Cominati, artista molto applaudito nelle sue precedenti partecipazioni, si esibirà stasera, lunedì 8 maggio alle 21, all’Auditorium San Barnaba di piazzetta Benedetti Michelangeli, a Brescia. Anche per lui, come precedentemente per Motterle, restano solo pochi posti disponibili: i tagliandi rimasti verranno messi in vendita il pomeriggio del concerto alla biglietteria del Teatro Grande dalle 15.30 alle 19 e dalle 20 ad inizio spettacolo alla biglietteria in San Barnaba. Roberto Cominati proporrà al pubblico da principio due Sonate di Beethoven, l’op. 2 n. 1 e l’op. 109. La seconda parte sarà dedicata a una serie di rivisitazioni di pagine di Händel, compositore prediletto di Beethoven: il Minuetto in sol minore trascritto da Kempff, la Sarabanda e la Ciaccona da Almira secondo Liszt, Lascia ch’io pianga da Rinaldo rivisitato da Moszkowski e la Ciaccona in sol maggiore rielaborata da D’Albert.

La Sonata op. 2 n. 1 è articolata in quattro movimenti, al pari di una Sinfonia, segno questo di modernità, e in questo senso, sottolinea il musicologo Marco Bizzarini, assume un ruolo di collegamento tra i saggi giovanili e le opere mature del Genio di Bonn. Assai diversa è la Sonata op. 109, espressione del tardo stile beethoveniano, nella quale emerge una ricerca musicale trascendente, che va oltre le esplosioni d’energia tipiche del periodo eroico. La trascrizione di Wilhelm Kempff, leggendario interprete di Beethoven, del Minuetto in sol minore di Händel, è particolarmente plastica e densa di accordi distribuiti in diversi registri dello strumento.Le variazioni di Liszt della Sarabanda e della Ciaccona dell’opera giovanile Almira di Händel mostrano la prima un allontanamento dal clima barocco per una immersione in pieno Ottocento e la seconda richiama invece la tecnica delle Rapsodie Ungheresi.

Il polacco Moszkowski inizia alla lettera la sua trascrizione del “Lascia ch’io pianga” dall’opera Rinaldo ma poi se ne distacca, seppur in modo sobrio. Allievo di Liszt, Eugen d’Albert nel rivisitare la Ciaccona in sol maggiore di Händel rispetta pienamente la struttura della musica originale, a parte l’occasionale aggiunta di ottave e accordi. Roberto Cominati è un brillante pianista nella cui carriera figurano premi prestigiosi quali la vittoria al Concorso Internazionale Ferruccio Busoni di Bolzano. Cominati è regolarmente ospite delle principali società e istituzioni concertistiche nazionali.

REDAZIONE 08 mag 2017 09:37