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di LUCIANO ZANARDINI 07 apr 2015 00:00

Il sangue oggi come 2000 anni fa

Sono stati colpiti ancora una volta i luoghi della formazione delle coscienze, perché solo con la cultura e l’educazione si può spegnere il fuoco dell’intolleranza e del fanatismo religioso

Erano lì per apprendere o per insegnare. All’Università di Garissa si è consumata l’ennesima tragedia. Sono stati colpiti ancora una volta i luoghi della formazione delle coscienze, perché solo con la cultura e l’educazione si può spegnere il fuoco dell’intolleranza e del fanatismo religioso. Gli studenti e gli insegnanti di Garissa davano fastidio perché cristiani e sono stati messi a morte un po’ come accadde più di 2000 anni fa in Terra Santa. In questo triduo pasquale non possiamo non pensare al sacrificio di Gesù, che ha pagato per tutti. Sì, anche questi giovani kenyani pagano le colpe di un sistema che sta esplodendo, di un sistema che punta a schiacciare l’altro.

Non possiamo voltare la testa dall’altra parte, non possiamo continuare a far finta di nulla quando vittime innocenti pagano un conto troppo salato.
I cristiani sono visti come "crociati", simbolo dell’Occidente "corrotto" e da combattere. L’Occidente deve chiedersi cosa ha fatto e cosa sta facendo per il continente africano, deve fare un serio esame di coscienza ma, soprattutto, ha il compito di chiudere i rubinetti del terrore. Come? Spezzando la distribuzione di armi e impegnandosi su una ridistribuzione più equa delle risorse. Altrimenti si corre il rischio di una semplice reazione emotiva che non serve a nessuno. Se nel mondo sono attivi 65 conflitti, ci saranno pure delle responsabilità da individuare… Ed è proprio nei contesti più difficili che trova terreno fertile il terrorismo religioso o politico.
LUCIANO ZANARDINI 07 apr 2015 00:00