Quaresima di solidarietà
Basta semplicemente un libro per accorciare le distanze, abbattere i muri tra chi è costretto a scontare una pena detentiva dentro le carceri e il mondo esterno, dove la vita fluisce naturalmente. Dal Caffè Sospeso del bar di Napoli al Libro Sospeso: si chiama così l’iniziativa che anche quest’anno, come Libreria Paoline di Brescia, abbiamo deciso di promuovere a favore dei carcerati. Come nelle due precedenti edizioni, lo facciamo in raccordo e collaborazione con i volontari e i cappellani delle carceri di Brescia “Nerio Fischione” e “Verziano”. Come funziona? Per partecipare, basta recarsi in Libreria dall’inizio della Quaresima fino al 19 aprile 2025. Le persone che vorranno aderire potranno acquistare un libro, destinandolo ai carcerati. Il 20 aprile, quando si concluderà la Quaresima di solidarietà, i cappellani e i volontari ritireranno tutti i “libri sospesi” per consegnarli ai destinatari. L’iniziativa vuole essere un aiuto concreto per persone che non riescono più a sognare: crediamo che la lettura, infatti, possa svolgere un ruolo importante per chi deve vivere rinchiuso dentro una cella per anni. Fa sentire meno soli, aiuta a creare relazioni e a vincere la terribile sensazione del tempo che non passa mai. Si crea così un collegamento tra chi ha acquistato il libro e chi lo riceve e lo legge, un modo per “dialogare”, come se fosse un vero e proprio circolo di lettura, però a distanza. Il dono di un libro fatto da un cliente in forma anonima, a un carcerato a lui sconosciuto, diventa l’occasione concreta per manifestare vicinanza e speranza.
Scrive Papa Francesco nella Bolla di indizione del Giubileo: “Nell’anno giubilare saremo chiamati ad essere segni tangibili di speranza per tanti fratelli e sorelle che vivono in condizioni di disagio. Penso ai detenuti che, privi della libertà, sperimentano ogni giorno, oltre alla durezza della reclusione, il vuoto affettivo, le restrizioni imposte e, in non pochi casi, la mancanza di rispetto”. Abbiamo pensato a un modo semplice con cui tutti possiamo diventare segno di speranza per ogni persona detenuta: regalargli un libro che lo possa aiutare a riflettere e anche a distrarsi con una piacevole lettura, ricca di contenuti cristiani. I libri, infatti, possono essere straordinari strumenti in grado di aprire la mente e regalare speranza.