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Roma
di ROMANO GUATTA CALDINI 17 ott 2017 15:33

Beato Carlo: una vita per la pace

La memoria liturgica del Beato Carlo d'Austria si celebra il 21 ottobre, data voluta dal santo papa Giovanni Paolo II nel giorno del matrimonio di Carlo con la serva di Dio Zita di Borbone Parma. La Santa Messa sarà celebrata nella parrocchia di San Gottardo alle 18.30, presieduta dal delegato per l'Italia della Gebetsliga e postulatore vicario della causa di canonizzazione, don Arnaldo Morandi

“Vae victis” recita la locuzione latina. Eppure la storia, ma soprattutto la fede, sanno riparare agli errori degli uomini. Ne è un fulgido esempio il caso del Beato Carlo d’Austria, l’ultimo Asburgo a salire sul trono dell’impero austro-ungarico, morto in esilio e in povertà, dopo aver tentato con tutte le sue forze di riportare la pace nell’Europa scossa dalla Prima Guerra mondiale. Il suo impegno è stato ricordato dagli oltre 250 pellegrini, di cui 143 italiani tra i quali una cinquantina di bresciani accompagnati da 5 sacerdoti, che il 14 ottobre scorso sono stati ricevuti in udienza privata da papa Francesco in occasione dell’assemblea annuale della Gebetsliga - Lega di preghiera del Beato Imperatore Carlo per la Pace dei Popoli. L’udienza era collocata nel contesto del centenario dell’iniziativa di pace intrapresa da Papa Benedetto XV, appoggiata unicamente, fra le personalità del mondo politico di allora, dal Beato Imperatore Carlo I d’Austria. Oltre ai membri della famiglia Asburgo erano presenti, fra gli altri, l’arcivescovo Fernand Franck, presidente della Gebetsliga, e il card. Raffaele Martino. “Fin dall’inizio, l’Imperatore Carlo concepì la sua carica come servizio santo ai suoi popoli. La sua principale preoccupazione era di seguire la vocazione del cristiano alla santità anche nella sua azione politica. Per questo, il suo pensiero andava all’assistenza sociale. Sia un esempio per noi tutti, soprattutto per quelli che oggi hanno in Europa la responsabilità politica!”. Era l’ottobre del 2004 quando Giovanni Paolo II pronunciò queste parole proclamando Beato Carlo d’Asburgo, sottolineandone l’estrema attualità del messaggio. Da allora la Gebetsliga ha saputo attrarre fedeli in ogni parte del mondo, come testimoniato, anche, dai rappresentanti delle delegazioni internazionali, fra questi il bresciano don Arnaldo Morandi a cui si deve la nascita, proprio a Brescia, della Lega di preghiera in Italia. La memoria liturgica del Beato Carlo d'Austria si celebra il 21 ottobre, data voluta dal santo papa Giovanni Paolo II nel giorno del matrimonio di Carlo con la serva di Dio Zita di Borbone Parma. A Brescia la Santa Messa sarà celebrata nella parrocchia di San Gottardo alle ore 18.30, presieduta dal delegato per l'Italia della Gebetsliga e postulatore vicario della causa di canonizzazione, don Arnaldo Morandi.

Don Arnaldo, cosa l’ha colpita dell’intervento del Papa?

Il Santo Padre ha pronunciato un bellissimo intervento. In particolare mi ha colpito una frase che ritengo riassuntiva di quella che è la spiritualità della Gebetsliga. Il Papa ha indicato i tre obiettivi prioritari dell’Unione di preghiera: cercare e fare la volontà di Dio, come ha fatto il Beato Carlo, impegnarsi in favore della pace, della giustizia ed espiare le ingiustizie della storia. E’ davvero un invito a un impegno non soltanto personale, etico e spirituale ma anche culturale nei confronti della storia affinché emerga la verità, per proporre in futuro la figura del Beato Carlo nella sua grande attualità di uomo politico, sostenuto da una grande coerenza e da grandi valori etici di sposo e padre di famiglia, come luogo della risposta alla chiamata di Dio e di realizzazione della propria esistenza nella gioia e nell’impegno, oltre che come laico di fede. Il Beato Carlo nella preghiera, nell’adorazione eucaristica e nell’eucarestia domenicale ha trovato la forza per portare avanti il suo impegno e la sua risposta alla volontà di Dio.

La ricerca della pace è stata una costante del Beato Carlo...

Il suo pensiero si sviluppa nell’azione politica e militare, sempre sostenuto da un grandissimo valore etico che gli ha permesso di essere un precursore dei tempi. Studiando le attività del Beato Carlo, nell’ambito della positio, scopriamo un uomo costantemente orientato alla ricerca della pace, del bene dei popoli e degli individui. In uno dei suoi primi discorsi nel ruolo di Imperatore, partendo dalle parole di Benedetto XV contro “l’inutile strage”, ha indicato come principale obiettivo la ricerca della pace. Questo è molto importante per capire quale fosse il suo pensiero, il suo modo di agire, il suo stile di azione.

In cosa consiste l’attualità del messaggio di Carlo I d’Austria?

Conoscere la testimonianza di un Santo ispira le nostre azioni, le nostre scelte al presente. Da qui l’importanza e l’attualità del suo messaggio. La politica, la famiglia e le radici cristiane dell’Europa, di cui Carlo è stato l’unico grande testimone, nel senso di una grande azione a livello politico, credo siano i tre temi caldi, importanti, attuali, della testimonianza del Beato.


ROMANO GUATTA CALDINI 17 ott 2017 15:33