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Brescia
di VITTORIO BERTONI 16 dic 2015 00:00

“Nuova vita dona vita”

Lo slogan, scelto per la campagna volta a sensibilizzare la donazione del sangue del cordone ombelicale e accompagnato dalla dolcissima immagine di una mamma in attesa, campeggia sulle fiancate di due autobus cittadini che per un anno veicoleranno il messaggio di generosità

Il progetto, promosso dal Rotary Club Rodengo Abbazia in collaborazione con Brescia Mobilità, è stato presentato agli Spedali Civili da anni impegnati nell'attività di raccolta. Un gesto che può dare una concreta possibilità di guarigione a pazienti affetti da gravi patologie. “La donazione solidaristica - spiega Ezio Belleri, direttore generale del nosocomio cittadino – è libera, anonima, sicura, volontaria e gratuita”. Il sangue che rimane all'interno della placenta dopo la nascita del bambino e che altrimenti verrebbe scartato viene raccolto. La sua conservazione è di estrema importanza perché contiene cellule staminali emopoietiche che sono in grado di dare origine a tutti gli elementi corpuscolati del sangue e sono in grado di rigenerare l'ambiente midollare quando viene danneggiato. Il campo applicativo è vasto e ne prevede l'utilizzo in caso di malattie neoplastiche, genetiche e metaboliche e di deficit del sistema immunitario.

“Nel 2014 in Italia – prosegue Belleri - ci sono stati 509mila parti, di cui 338.500 effettuati nei 320 centri di raccolta afferenti alle banche del cordone ombelicale. Le unità di sangue cordonale raccolte sono state 19.500, ovvero il 5.75% dei parti. A Brescia le donatrici sono state 230, di cui 186 ritenute idonee, con 85 donazioni”. Per aumentare questi numeri è di fondamentale importanza una corretta campagna di informazione. “Il Rotary – sottolinea Michele Pontiroli, presidente del club Rodengo Abbazia – è da sempre attento ai problemi legati alla salute e alle malattie e riassume nello slogan “essere dono nel mondo” la volontà e la capacità degli associati di dare la propria disponibilità e di fornire risposte concrete alle esigenze espresse dal territorio”.
VITTORIO BERTONI 16 dic 2015 00:00