Una via per Martinazzoli
Il Comune di Montirone è il primo a intitolare una via a Mino Martinazzoli "con l’augurio - ha spiegato il sindaco Filippo Spagnoli - che i nostri giovani possano trovare ispirazione da chi ha dedicato la sua vita per il prossimo".
L'intitolazione è avvenuta nel dodicesimo anniversario dalla morte del politico bresciano (1931-2011).
Sindaco della città dal 1994 al 1998, è stato l’ultimo segretario della Democrazia Cristiana, colui che ne guidò la fase post Tangentopoli e il traghettamento sino alla nascita del Ppi, certamente fra i leader più importanti del Partito, ma anche l’ uomo che ha riversato nelle tante tappe della sua carriera politica (parlamentare per ventidue anni, Ministro della Giustizia, della Difesa, delle Riforme istituzionali), competenza, passione, coerenza, studio e cultura.
Un patrimonio di circa 2500 titoli provenienti dalla biblioteca personale di Mino Martinazzoli sono stati donata dagli eredi alla Biblioteca diocesana Luciano Monari. Mino Martinazzoli, parlando della sua passione per la lettura diceva: «La mia passione per la lettura è, forse, la spia della pedagogia (che mi è stata imposta e che mi sono imposta) dell’attenzione; leggere è stato per me un modo di crescere; leggendo ho cercato di capire cosa era accaduto agli altri uomini, quello che accadeva in giro; e ho finito per convincermi che l’equilibrio sta nella conquista del senso dei limiti» (M. Martinazzoli, Nonostante tutto. Autobiografia, Scholé, Brescia 2018, p. 84). Questo patrimonio è a disposizione della città e degli studiosi e diviene segno permanente del contributo del politico bresciano alla sua città. La collocazione nella biblioteca diocesana sottolinea l’appartenenza di Martinazzoli all’importante filone del laicato cattolico bresciano che vede tra i suoi esponenti personalità come Giuseppe Tovini, Giorgio Montini, Vittorino Chizzolini che molto hanno contribuito allo sviluppo del pensiero sociale e politico d’ispirazione cristiana in Italia.