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Clusane
di MAURO TONINELLI 26 giu 2020 10:24

Al Cfp il percorso si fa vera vita

Omar Vitali, docente di Irc, e gli studenti del Cfp Zanardelli si sono messi in gioco per proseguire la didattica a distanza in estate con alcuni protagonisti

Si può continuare a incontrare i propri alunni anche oltre la scadenza del calendario scolastico. Lo si può fare grazie alle modalità sperimentate attraverso la didattica a distanza e in modo particolare se la richiesta nasce dagli alunni e trova un docente disponibile. I protagonisti di questa progettualità sono Omar Vitali, docente di Irc, e gli studenti del Cfp Zanardelli di Clusane. Il tutto realizzato con l’appoggio e l’approvazione da parte del direttore generale Marco Pardo e della direttrice della sede Debora Bordiga. La proposta prevedeva la possibilità di fare delle lezioni di Irc in didattica a distanza, un’occasione per incontrare persone con qualcosa da dire agli adolescenti.

Il coinvolgimento dei ragazzi. L’idea ha trovato immediatamente riscontro positivo da parte degli alunni delle 12 classi in cui Vitali insegna: appartenenti ad indirizzi professionali differenti (cucina, sala-bar e pasticceria). “All’inizio di questo strano periodo – racconta Vitali – mi sono trovato nella difficoltà, comune a molti, di interagire in modo propositivo e significativo per portare avanti le lezioni che in classe, in un contesto di Irc legato alla presenza di diverse culture, era giocato molto sullo stimolo e conseguente dialogo. Così è nata questa idea condivisa; sono stati gli stessi alunni a individuare i nomi degli ospiti”. Nome e contatto erano a carico degli studenti: competenze da sviluppare ed acquisire, così come la richiesta formale tramite mail o canali social, la presentazione del progetto e della classe... “Abbiamo chiesto a ciascun ospite di raccontare – ha spiegato ancora il docente – il proprio percorso di vita e come si è ritrovato a fare quel che fa, di dirci come ha affrontato il lock-down. Da qui poi sono nate richieste e curiosità da parte dei ragazzi”. L’elenco di incontri vede protagonisti don Raffaele Maiolini, per l’esperienza negli ospedali a fianco dei malati di Covid, a cui hanno fatto eco testimonianze di infermieri e medici operativi nei reparti Covid degli ospedali bresciani e il sindaco di Ome, Alberto Vanoglio, classe ’84, che si è ritrovato, da poco alla guida della comunità, al primo mandato, a dover affrontare una situazione tale; la psicologa Eleonora Sala ha spiegato, invece, come la paura e la morte sono entrate prepotentemente nella realtà.

I testimoni. I testimoni hanno toccato anche la formazione, la scuola e il lavoro a cui si preparano i ragazzi: il direttore del Cfp Marco Pardo, lo chef padovano Nicola Lai, il flair bartender (barman acrobatico) Giorgio Facchinetti, Bariselli Stefania, responsabile dell’agriturismo Solive e Alberto Cividati, insegnante che si è mantenuto gli studi facendo il panettiere, che ha offerto stimoli su gusti e sapori. Si sono alternati anche altri personaggi: Mauro Bernardi, alla guida dell’associazione Enjoy sky team per la possibilità dei disabili di sciare; Nikita Pelizon, influencer; lo youtuber Hyde e il calciatore bresciano Mattia Musacchio in forza al Crotone. “Il filo rosso di tutto è stato il percorso di vita” ha sottolineato Vitali che in un altro progetto, piaciuto talmente ai ragazzi al punto da chiedere al docente di continuare questa attività anche in tempo di vacanza, ha coinvolto anche Eros Ramazzotti, il regista Massimiliano Bruno e l’ingegnere dell’Esa, Luca Tunesi.

MAURO TONINELLI 26 giu 2020 10:24