L'educazione ambientale passa da Auser
Un terreno abbandonato che da incolto diventa un’aula a cielo aperto, un gruppo di studenti che da spettatori si trasforma in protagonista e una comunità che ha trovato in uno spazio verde un nuovo bene comune. È la storia di “Radici di Comunità – Educare insieme ad Auser”, il progetto promosso da Auser Territoriale Valcamonica Sebino APS-ETS, in collaborazione con Auser Ambiente Pisogne, e reso possibile dal contributo di Auser Lombardia e del Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il percorso, sviluppato nell’anno scolastico 2024/2025, ha coinvolto gli studenti delle seconde classi della scuola media di Gratacasolo nella realizzazione di un parco agroforestale, un sistema che integra alberi, arbusti e coltivazioni dell’orto, insegnando a produrre cibo nel rispetto dei cicli naturali. Un’esperienza che ha unito educazione ambientale, apprendimento pratico e dimensione sociale, favorendo un vero dialogo intergenerazionale con i volontari Auser.
La conferenza di presentazione, martedì pomeriggio nella sala polifunzionale “Romanino”, ha visto la partecipazione di Tersillo Moretti, presidente Auser territoriale Valcamonica Sebino, Anna Garattini del direttivo Auser Ambiente Pisogne, Davide Belleri, tecnico del progetto, Giulio Berlinghieri, coordinatore Auser Ambiente, e Nicola Musati, assessore all’ambiente di Pisogne.
“Non è tanto l’orto in sé l’aspetto principale – ha sottolineato Berlinghieri – quanto la dimensione sociale e di crescita che offre. I ragazzi hanno riscoperto i cicli della natura, ma soprattutto il valore della collaborazione e del dialogo tra generazioni: un passaggio di consegne fondamentale”.
Concetto ribadito dal tecnico Belleri, che ha accompagnato i ragazzi passo dopo passo: “Ho cercato di far capire loro che la terra non è sporca, ma fertile. Gli scarti diventano fertilizzanti, nulla si perde. All’inizio erano diffidenti, poi si sono buttati con entusiasmo, scoprendo energie e curiosità. Curare la terra significa prendersi cura di qualcosa di vivo, che evolve, e instaurare con esso una relazione”.
L’esperienza ha avuto anche una forte valenza educativa, capace di andare oltre la logica dei voti. “I ragazzi, inizialmente spaesati, hanno imparato a usare attrezzi mai visti prima, a riconoscere piante e ortaggi, a lavorare insieme – ha raccontato l’insegnante di Lettere, Antonella Taverna –. È stato un percorso che ha rafforzato la loro autostima e il senso di responsabilità, aiutandoli a sentirsi parte di un territorio”.
Grande entusiasmo anche da parte degli studenti, felici di lavorare all’aperto e vivere un apprendimento concreto e condiviso, fatto di poche regole ma chiare, di collaborazione e di contatto diretto con la natura.
Dopo la prima fase con la scuola, il progetto ora guarda avanti. «”l prossimo passo – ha annunciato Berlinghieri – è trasformare il parco in uno spazio agroforestale aperto a tutti, un patrimonio della comunità dove genitori e nonni possano portare i bambini a scoprire la natura”.
Un obiettivo che trova il sostegno di Vincenzo Raco, presidente Auser volontariato Pisogne: “Questo progetto, coltivato fin dal 2020, si aggiunge alle nostre attività sociali per far crescere una comunità solidale e inclusiva, in rete con associazioni, scuole e istituzioni”.
Con “Radici di Comunità”, Pisogne non ha soltanto piantato alberi e ortaggi, ma ha seminato valori di cura, responsabilità e appartenenza: semi destinati a germogliare nel futuro della comunità.