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Rovato
di DANIELE PIACENTINI 08 mag 2020 12:55

I rovatesi vicino alla Rsa

Sono stati raccolti quasi 25mila euro da istituzioni, associazioni, aziende e privati, senza contare le donazioni di dispositivi di protezione

La casa di riposo di Rovato chiama… Rovato e la Franciacorta rispondono. Lo tsunami che ha colpito, in questa primavera 2020, il mondo delle Rsa non ha risparmiato la struttura rovatese di via San Martino della Battaglia. Per questo, nel mese di marzo un gruppo di amici della Fondazione Lucini Cantù Onlus ha voluto chiamare a raccolta tutta la comunità, per dare una mano alla casa di riposo di Rovato nel far fronte all’emergenza portata dal virus.

Le donazioni. La bella notizia è che, in queste settimane tanto difficili per tutti, sono stati raccolti quasi 25mila euro da istituzioni, associazioni, aziende e privati, senza contare le donazioni di dispositivi di protezione individuale (mascherine, camici, occhiali) e di dispositivi elettronici per facilitare chiamate e videochiamate tra gli ospiti e i loro familiari. Ragiona il presidente della casa di riposo Lucini Cantù, Nicola Bonassi: “Il grazie, dunque, va ai tantissimi che hanno dimostrato, ancora una volta, di avere a cuore la Fondazione. L’elenco è davvero lungo: dal Comune di Rovato ad Auser Insieme, dalla Fondazione della Comunità Bresciana all’associazione Libera-Mente, dal gruppo Alpini (che sono riusciti a mobilitare perfino un alpino dal Belgio) ai ragazzi dell’Oratorio, dagli Scout all’associazione Liberi Libri… E ancora l’iniziativa aiutiAMObrescia, Pasticceria Gallizioli, Onoranze Funebri Remondina, Valdigrano, Assoartigiani, Fratelli Zappa, BF Service, Vanoncini, Cooperativa Palazzolese, Farmacia S. Carlo, Opi Brescia e molte, molte persone e famiglie che con grande generosità hanno risposto all’appello”. Sabato 25 aprile, poi, la Fondazione ha aperto le proprie porte ai militari del Reggimento Difesa CBRN “Cremona” e ai loro colleghi dell’esercito russo, che stanno aiutando le Rsa di Brescia e Bergamo in operazioni di disinfezione supplementare. Con il supporto logistico dell’Associazione Nazionale Alpini, dei Carabinieri e della Polizia Municipale, due squadre specializzate hanno così aiutato a disinfettare la sede da cima a fondo.

Generosità concreta. “Si tratta – spiega ancora il presidente Bonassi – di una bella serie di gesti di generosità, che dicono, meglio di tante parole, la vicinanza dei rovatesi alla loro casa di riposo in uno dei momenti più difficili che il nostro Paese si sia mai trovato ad affrontare. La strada da percorrere è lunga e non è facile, ma la Fondazione Lucini-Cantù sa di poter contare su tanti amici”. Così la storica casa di riposo rovatese, immersa nel verde del parco Aldo Moro, prova a ripartire. Sullo sfondo il progetto di ampliamento, lanciato un paio d’anni fa, per dare risposte alle tante richieste di una cittadina in crescita demografica. Ora, però, potrebbe cambiare molto. Le sfide, insomma, non mancano. Sapere di dovere affrontarle con molte mani solidali accanto è già un aiuto importante.

DANIELE PIACENTINI 08 mag 2020 12:55