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Brescia
di LAURA DI PALMA 11 lug 2019 10:53

Seramondi, orgoglio bresciano

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Alessia, campionessa italiana dei 400 metri ostacoli per la categoria Allievi, dal 21 luglio sarà alle Olimpiadi Under 18 in Azerbaigian

Uno scudetto di squadra e il titolo di campionessa italiana dei 400 metri ostacoli per la categoria allievi. Alessia Seramondi, classe 2003, è giovane, ma promette decisamente bene ed ha alle spalle numerose vittorie. Convocata in Nazionale per le ormai prossime Olimpiadi Under 18, che si terranno a Baku, in Azerbaigian, dal 21 al 27 luglio, l’atleta bresciana si sta allenando per diversi giorni a settimana a Nave, con un impegno gravoso in termini di tempo; a Brescia, infatti, manca una pista d’atletica da circa otto anni. La nostra città non ha una struttura indoor (al coperto), e, mentre gli atleti attendono trepidanti l’inaugurazione del nuovo impianto di Sanpolino, che dovrebbe esser pronto tra il 2020 e il 2021, il Comune sta anche portando avanti la bonifica da Pcb di tutta la “zona Caffaro”, in cui si trova via Morosini, sede dello storico campo Calvesi. Di fatto, però, anche se momentaneamente, Brescia non riesce a offrire agli atleti la possibilità di allenarsi adeguatamente.

Alessia, quando e come hai iniziato a fare sport? Perché proprio l’atletica?

La mia esperienza sportiva è iniziata circa nove anni fa. Dopo aver provato a praticare la ginnastica artistica, esperienza per me deludente, ho deciso di seguire il consiglio e l’esempio dei miei genitori, che praticavano l’atletica. Questo sport mi ha subito entusiasmata. Negli anni, poi, ho cambiato tre squadre: dapprima, per circa un triennio, l’Atletica Concesio, quindi l’Audaces Nave e infine, la mia attuale squadra, l’Atletica Brescia 1950 Ispa Group.

Raccontaci della tua recente vittoria…

Dopo aver vinto, a Firenze, lo scudetto di squadra ai campionati assoluti di società ero già felicissima. Ad Agropoli, il titolo italiano è arrivato inaspettato e ha portato con sé, poco dopo, la convocazione per il Festival Olimpico della Gioventù Europea di Baku.

Come ti vedi in futuro? Quali sono le tue prospettive sportive?

Sicuramente mi piacerebbe trasformare quest’enorme passione per l’atletica in un vero e proprio lavoro, ma la strada è lunga. Nel frattempo sto per iniziare la quarta al Liceo delle Scienze Umane, ma non ho ancora un’idea precisa per il mio futuro. Vorrei fare la maestra o forse Scienze Motorie. Sportivamente parlando, invece, vorrei continuare a fare del mio meglio rimanendo in Nazionale quanto più possibile.

C’è qualcosa che vorresti dire ai tuoi coetanei?

Praticare sport può davvero cambiare il modo di vivere e vedere le cose, rendendo più autonomi, dando enormi possibilità di socializzare e di fare amicizie vere in un ambiente sano ed educativo.

LAURA DI PALMA 11 lug 2019 10:53