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Brescia
di MASSIMO VENTURELLI 04 mag 2018 15:46

"I miserabili": impresa temeraria al Ctb

L'8 maggio il debutto dell'ultima produzione 2017/2018. Lo spettacolo, che Luca Doninelli, ha tratto dall'opera di Victor Hugo, è una collaborazione con il Teatro degli Incamminati e il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia

Debutterà l’8 maggio al teatro Sociale di Brescia, dopo la prima nazionale al Teatro Mercadante di Napoli, l’ultima produzione della stagione 2017/2018 del Ctb. Si tratta de “I Miserabili”, che lo stabile bresciano produce in collaborazione con il Teatro degli Incamminati e il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. “Quella di portare I Miserabili” sulle tavole di un teatro di prosa – ha affermato Luca Doninelli, che cura l’adattamento del romanzo di Victor Hugom nella conferenza stampa di presentazione dello spettacolo– è un’impresa sicuramente temeraria, una sfida per chiunque sia disposto a sopportare un grande insuccesso piuttosto che un successo mediocre”.

Sono molte, e tutte valide, le ragioni che hanno portato i protagonisti di questo progetto ad accettare la sfida. “I miserabili”, infatti, con le sue 1500 pagine, non solo appartengono alla storia della letteratura, ma sono un’opera capace di parlare a ogni epoca. “I miserabili”, si legge ancora nella presentazione che accompagna lo spettacolo, rappresentano l’umano nella sua nudità: “Spogliato non solo dei suoi beni terreni, ma anche dei suoi valori, da quelli etici fino alla pura e semplice dignità che ci è data dall’essere uomini. Ma un miserabile, un galeotto, uno che vive nei sotterranei più impenetrabili della società, non è quasi più un uomo”. Da questo punto di vista, a più di 150 anni dalla sua prima pubblicazione, il romanzo di Victor Hugo risulta ancora di grande attualità”.

“Il nostro presente – si legge ancora nella presentazione, in attesa del debutto dalla produzione Ctb – è pieno di uomini così: i poveri, coloro che non hanno niente, che non possono contare sul futuro, che non hanno scorte da consumare e possono sperare solo nella piccola fortuna che potrà garantire loro un altro giorno, un’altra ora. In questa terra di nessuno, buoni e cattivi si mescolano, non ci sono valori che li possano distinguere: solo fatti, casi, eventi”.

Quella assunta da Ctb, Teatro degli Incamminati e Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia con la decisione di portare in scena “I miserabili”, è, dunque, una sfida importante perché chiede di tornare a raccontare per intero la storia di Jean Valjean, interpretato nello spettacolo da Franco Branciaroli, di Fantine, Cosette, Javert, dei Thénardier, di Marius, Gavroche, Eponine e di tutti gli altri e del genere umano. Una scelta non facile, visto l’impegno che il drammaturgo e il regista si sono dati di ricondurre le 1.500 pagine originali in un copione decisamente più ridotto. “Ogni capitolo, ogni parte, ogni quadro, ogni scena dell’immenso romanzo – continua il curatore della drammaturgia – avrebbe meritato uno spettacolo a sé. Ma questo non si è potuto fare, abbiamo pensato a uno spettacolo che, nel proprio ventre, contiene in qualche modo anche ciò che non siamo riusciti a raccontare”.

Il pubblico bresciano potrà constatare la bontà dell’operazione teatrale dall’8 al 20 maggio, date di programmazione de “I miserabili” che vedranno in scena, con Franco Branciaroli, Alessandro Albertin, Silvia Altrui, Filippo Borghi, Federica De Benedittis, Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Andrea Germani, Riccardo Maranzana, Francesco Migliaccio, Jacopo Morra, Maria Grazia Plos, Valentina Violo.

MASSIMO VENTURELLI 04 mag 2018 15:46