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Brescia
di MARIO RICCI 27 giu 2019 10:49

L'An Brescia raddoppia il suo impegno

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Nonostante la perdita di quattro pedine importanti, la società di pallanuoto vuole essere ancora protagonista in Champions e in Italia, ringiovanendo la squadra

Altro che ridimensionamento, altro che fuggi fuggi. Nonostante la partenza di pedine fondamentali come Rizzo, Figlioli, Muslim e Janovic, l’An Brixia non molla e rilancia. A partire da Christian Presciutti, il cui imminente futuro sembrava essere quello di appendere la calottina al chiodo.

Capitano mio capitano. Il 36enne attaccante biancoazzurro non ci pensa proprio ad abbandonare la nave e si presenterà in vasca almeno per un altro anno. Anche perché, nel mirino, ci sarebbe l’ultima Olimpiade da giocatore, quella di Tokyo 2020 e tentar non nuoce. Assieme al giocatore romano, tutti gli altri hanno manifestato l’intenzione di restare. Perché la tentazione di accasarsi altrove, soprattutto dopo la morte del “deus ex machina” Piero Borelli e la seria probabilità di riduzione del budget e revisioni dei piani, è più che legittima. Ma fatta eccezione per i liguri– che faranno la solita corsa su stessi in campionato - solo Brescia è in grado di poter competere per tradizione e blasone. Certo la salita sarà ancor più ripida senza Rizzo (tornato a Savona dove giocherà ed entrerà a far parte nello staff tecnico), il capitano del Settebello Pietro Figlioli (richiamato dal Recco dopo appena una stagione in città) e i due stranieri (il primo ad Hannover, il secondo al rientro in Montenegro) ma ciò che importa è che la formazione di Sandro Bovo non scomparirà. Anzi la società ha già confermato la presenza alla fase preliminare di Champions League e rinforzerà la prima squadra con tanto “settore giovanile”. Lo stesso che – al termine di questa annata – ha dato diverse soddisfazioni al club di via Rodi.

Progetto condiviso. Anche coach Bovo, tanto trattenuto a Brescia negli anni scorsi da Piero Borelli e alla decima stagione sulla panchina biancoazzurra, crede più che mai al progetto giovani e a uno svecchiamento della squadra. Come a dire, inutile sprecare denaro se tanto poi ogni anno è solamente il Recco a trionfare tra A1 e Coppa Italia. Investire e lanciare giovani sarà la nuova mission dell’An che, già in passato, ha raccolto consensi e ottimi frutti, lanciando campioni. Basti pensare agli Under 20, Under 17 (14 vittorie su altrettante gare in regular season) e Under 15 arrivati praticamente fino in fondo ai rispettivi tornei nazionali e con l’Under 13 seconda sola al Monza. Senza tralasciare il settore femminile, nonostante la retrocessione in B nello spareggio perso di un niente contro Acireale, e la categoria Master. I cosiddetti “vecchietti” (over 30 e 50) si sono aggiudicati la fase regolare a livello regionale e a luglio si cimenteranno nelle finali nazionali.

MARIO RICCI 27 giu 2019 10:49