Mondiale da sogno per Tononi
Al rientro dalla Thailandia, la valigia di Mattia Tononi pesava un po’ di più. Un carico elevato dovuto al peso delle dieci medaglie (di cui otto ori e due argenti) ottenuti ai Mondiali Virtus di nuoto a Bangkok, la rassegna internazionale riservata ad atleti con disabilità intellettive, conclusasi sabato scorso.
Sconfitta l’emozione iniziale, il 24enne di Castenedolo con la Sindrome di Down non ha mai dimenticato il suo obiettivo: vincere. “Quando sono arrivato a Bangkok mi sono emozionato. Ero anche un po’ agitato perchè c’era tantissima gente – spiega Mattia Tononi –. Però mi sentivo molto bene e volevo vincere. Sono molto contento”. Tononi ha fatto incetta di medaglie: oltre ai due argenti nei 50 stile libero e nei 50 delfino, ha conquistato l’oro nelle staffette 4x50 e 4x100 stile libero, nella 4x50 e nella 4x100 mista, nei 200 stile libero e nei 50 delfino. Dieci medaglie impreziosite, tra l’altro, da due record del mondo (quello individuale nei 100 stile libero e quello nella staffetta 4x200 stile libero). “Nella staffetta ho fatto bene – afferma ancora – e, grazie anche alle belle prestazioni dei miei compagni, siamo riusciti a fare il record del mondo. Sono molto felice anche per il mio record personale”. Un’impresa arrivata solo quattro anni dopo la scelta di far diventare il nuoto la propria vita (nel 2021, Mattia è entrato a far parte della “Polisportiva bresciana no frontiere”, nda). “Prima giocavo a calcio. Poi il nuoto è diventato la mia vita. Per me è importante sia a livello fisico, sia per le emozioni che regala a me, alla mia famiglia e a tutti quelli che lo seguono”.
A fare il tifo per lui in prima linea c’è la famiglia, con la mamma Giusy, il papà Massimo, la sorella Arianna e il nonno Sandro che lo sostengono, da sempre, in ogni suo traguardo. “Mattia ci ha regalato tante soddisfazioni e continua a farlo anche oggi. È sempre stato un ragazzo che mette anima e cuore in ciò che fa – sono le parole della mamma, Giusy Paletti –. Si è avvicinato al nuoto nel 2021 e ha iniziato a raggiungere i primi risultati molto velocemente. Dietro a questi successi, c’è tanto impegno e sacrificio. Noi siamo davvero molto contenti, lo vediamo soddisfatto di se stesso, felice e sereno”. È anche grazie allo sport che Mattia ha raggiunto una piena autosufficienza. “L’autonomia è alla base. Per raggiungere la piscina, Mattia viaggia in metro da solo. In Nazionale, noi non ci siamo e deve essere in grado di gestirsi in autonomia. Tutto questo è frutto di un percorso importante, in cui lo sport è stato determinante. Tramite il nuoto, poi, Mattia ha avuto la possibilità di conoscere tante persone e confrontarsi con situazioni, lingue e contesti sempre differenti. Siamo davvero felici: è la dimostrazione che, con il lavoro, anche ragazzi ‘speciali’ possono realizzarsi nello sport e nella vita di tutti giorni”.
Oltre agli allenamenti in piscina, la quotidianità di Mattia Tononi passa dalla scrivania degli uffici della Borgo Spurghi di Castenedolo. Dopo gli studi in Amministrazione finanza e marketing, infatti, è stato assunto a tempo inderminato come impiegato. Tanti, però, sono ancora i sogni nel cassetto del 24enne: “Mi piacerebbe continuare a nuotare. Poi, mi piacerebbe fare il modello e comprarmi una casa e andare a vivere da solo”.