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Brescia
di MARCELLO ZANE 13 set 2022 10:36

Donare, esperienza senza pari

Ci sono ragioni che rendono la donazione di sangue un’esperienza senza pari. Persino personale. Così è stato ed è per Chiara Piovanelli, consigliera dell’Avis Provinciale, con delega alla scuola e alle iniziative di promozione del dono in ambito studentesco. “In realtà − afferma − quando ho compiuto 18 anni, il mio primo pensiero è stato donare. Ma mi hanno subito rispedito a casa: troppo sottopeso, meglio attendere. E così ci è voluto quasi un anno per poterlo fare, ma la mia testardaggine ha vinto sui (giusti) dubbi. Poi finalmente, sono diventata avisina e pure donatrice di midollo”.

Castel Mella. Da Castel Mella alla sezione di Montichiari, dove Chiara è subito cooptata nel locale consiglio di sezione. Ma è il caso a metterci lo zampino. Oltre a capire come funziona “dal di dentro” l’Avis− il caso, appunto – il papà si ammala di leucemia una quindicina di anni or sono. “Ed è lì − afferma al proposito la consigliera provinciale − che ho capito veramente, e sino in fondo, quanto sia prezioso donare sangue. Avevo poco più di trent’anni e assistendo mio papà, elencando le numerosissime trasfusioni quotidiane ricevute, ho ringraziato dentro di me ogni donatore sconosciuto ma generoso”.

Associazione. Così la vita da avisina disponibile al dono (di sangue, di midollo, di tempo) si allarga pure alla vita associativa. Senza troppo passaggi intermedi, valgono l’esperienza lavorativa – Chiara è impiegata – e il contatto coi donatori. Sino all’impegno di oggi entro il Consiglio provinciale. “Si tratta di un’esperienza straordinaria, − sono le sue parole − che si abbina a quella di partecipazione ad altre associazioni e gruppi di impegno pubblico. Il tema dell’ambientalismo, della sostenibilità ecologica, dell’economia circolare sono al centro dei miei interessi. Con la volontà di portarli anche all’interno dell’Avis del XXI secolo. Perché so benissimo che Avis è un’associazione sempre al passo coi tempi”.

Anche così si è generosi, verso i propri figli, verso quanti necessitano del dono di sangue, lavorando per un mondo migliore che attende le generazioni che verranno.

MARCELLO ZANE 13 set 2022 10:36