Brescia, Rezzato e Castenedolo uniti contro la discarica Castella
I tre Comuni si presenteranno domani a Milano per portare il loro no alla conferenza dei servizi che mira a rimettere in pista il progetto. Come controproposta c'è la realizzazione di un Plis, che oltre a valorizzare il territorio potrebbe sanarne le ferite
![](https://www.lavocedelpopolo.it/build/assets/frontend/img/placeholder_noimg.jpg)
Il progetto consisterebbe nella realizzazione di una discarica per rifiuti speciali e dell’annesso impianto di trattamento collocati nel Comune di Rezzato, in un’area situata al confine con Brescia a ovest e Castenedolo a sud. I tre comuni pertanto hanno assunto una posizione di contrarietà anche in luce delle rilevanti criticità sanitarie e ambientali emerse nell'istruttoria.
Fra queste la questione dell’affollamento della falda acquifera e le innumerevoli pressioni alle quali la zona sud-est della città è già sottoposta: attività estrattiva, presenza di numerose discariche, attività produttive (come acciaierie inceneritori e bitumifici) e non per ultima il traffico auto veicolare della tangenziale sud e dell’autostrada.
Pur ricadendo sotto il comune di Rezzato, la realizzazione della discarica avrebbe pesanti conseguenze anche su ambiente e salute dei comuni di Brescia e Castenedolo. Pertanto, le tre amministrazioni si riuniranno domani, a Milano, dove è in programma una conferenza dei servizi che di fatto rimette in pista il progetto, per portare il loro no e chiedere alla Regione di fare altrettanto.
I comuni hanno infatti mire più grandi per questo territorio: il valore naturalistico ed ambientale della zona, nel cui ambito insiste anche il sedime della discarica Castella, è tale infatti da consentire la realizzazione di un Plis (Parco Locale di Interessa Sovra comunale) che sani le ferite del territorio. Si attende la risposta dell’assessore Terzi.
![](https://www.lavocedelpopolo.it/build/assets/frontend/img/author_placeholder.jpg)
REDAZIONE ONLINE
28 lug 2015 00:00