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Brescia
di ROMANO GUATTA CALDINI 09 feb 2015 00:00

"Expo delle idee". Parolini: "Permettere a tutti di esercitare il proprio diritto al cibo”

Si è svolta sabato 7 febbraio "Expo delle idee", una giornata di lavoro organizzata dal Ministero delle politiche agricole. Per l'occasione il Santo Padre ha affidato a un video il proprio messaggio. Fra i convenuti, anche l'assessore bresciano al Commercio turismo e terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini

“C’erano 500 persone divise in 42 tavoli che hanno parlato di questioni concrete legate al cibo, ma anche all’economia, all’equità sociale e al turismo” ha affermato l’assessore al Commercio turismo e terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini, intervenuto a “Expo delle idee”. A meno di 3 mesi dall’Esposizione universale, presso l’Hangar Bicocca di Milano, ha preso vita sabato 7 febbraio un laboratorio - promosso dal Ministero delle politiche agricole – atto a gettare le basi della “Carta di Milano”, un documento programmatico destinato a diventare il punto di riferimento, a livello mondiale, in materia di alimentazione e sviluppo sostenibile.

“Si è cercato di parlare – ha continuato l’assessore - in modo molto concreto di come estendere il contenuto di Expo nel tempo, affinché produca risultati positivi e apprezzabili, in termini di qualità della vita, con la capacità di mettere in campo azioni per uscire dalla crisi, permettendo a tutti di esercitare il proprio diritto al cibo”.

E’ sulle diseguaglianze alimentari che si è soffermata l’attenzione dell’assessore: “Nel mondo un miliardo di persone mangia troppo, mentre altrettanti mangiano troppo poco, ma come ha detto il Papa, ‘c’è cibo per tutti’, è un problema di attribuzione e distribuzione”. Il Santo Padre è infatti intervenuto al convegno milanese affidando il suo messaggio a un video: “Il Papa – ha sottolineato Parolini – ha parlato di equità e di diritto al cibo”. A colpire maggiormente i numerosi politici intervenuti, un passaggio, su tutti: “Fare politica è una grande vocazione – afferma l’assessore ricordando le parole del Pontefice – è una missione, purché si persegua sempre il bene comune”.

Fra i convenuti, oltre a numerosi ministri, il premier Matteo Renzi e il presidente della Regione Roberto Maroni. Al tavolo del turismo erano presenti, il sindaco di Torino Piero Fassino, che ricopre anche il ruolo di presidente dell’Associazione nazionale comuni italiani, e diversi assessori regionali: “Abbiamo parlato di turismo in termini di possibilità di relazioni fra le persone – ha commentato Mauro Parolini -, una questione fondamentale, questa, perché il turismo mordi e fuggi non porta a niente. Dobbiamo educare i giovani e noi stessi al contatto diretto con le persone, se si fa l’esperienza di un rapporto personale, allora il turismo si configura come un qualcosa che fa crescere e che rimane, altrimenti è puro consumo”.

Come si sta preparando in materia di turismo il territorio lombardo? “In Regione la Giunta ha approvato la nuova proposta di legge sul turismo che punta alla semplificazione e all’integrazione” ha risposto Parolini. “Non si può – sono sempre parole dell’assessore – fare turismo pensando di promuovere una singola località, bisogna mettersi insieme, favorendo anche altri settori, dal commercio all’agroalimentare”. Fare rete, mettendo in relazione enti e persone, è la mission di questa legge. L’assessore Parolini ricorda poi i Distretti dell’attrattività: “Abbiamo messo in gioco 13 milioni di euro, che con i contributi di altri soggetti sono diventati 30, per promuovere il territorio”.

Quanto fatto fino a oggi in tema di turismo dovrebbe però essere accompagnato da una rinnovata forma mentis: “Ci sarebbe da fare una cosa – ha affermato Parolini – che negli altri Paesi fanno meglio di noi: essere convinti delle eccellenze che il territorio possiede, sapendo raccontare, quindi, noi stessi”. E’ su questo tasto che bisogna spingere, valorizzando il patrimonio italiano, facendo piazza pulita di certi luoghi comuni, acquisendo maggiore consapevolezza “perché – ha chiosato l'assessore – occorre recuperare l’orgoglio di essere italiani”.
ROMANO GUATTA CALDINI 09 feb 2015 00:00