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Brescia
di REDAZIONE ONLINE 02 ott 2015 00:00

Fondazioni: pilastri di un nuovo modello di welfare nel Bresciano

In occasione della Giornata europea un incontro nella sede della Congrega della Carità Apostolica di tutte le realtà locali che fanno capo ad Assifero

Congrega della Carità Apostolica, Fondazione Adele e Cav. Francesco Lonati, Fondazione Alessandro Cottinelli, Fondazione ASM, Fondazione Banca San Paolo di Brescia, Fondazione Cogeme Onlus, Fondazione Conte Gaetano Bonoris, Fondazione Credito Agrario Bresciano, Fondazione della Comunità Bresciana Onlus, Fondazione Dominique Franchi Onlus, Fondazione Guido Berlucchi Onlus,Fondazione Guido e Angela Folonari, Fondazione Liliana Giordano e Giuseppe Scalvi,Fondazione Lucchini, Fondazione Luigi Bernardi, Fondazione Maria Enrica, Fondazione Tassara, Cuore Amico Fraternità Onlus, hanno incontrato la città ieri, 1° ottobre in occasione della giornata europea delle fondazioni nella sede della Congrega della Carità apostolica.

Le 18 realtà che nel Bresciano si occupano a diverso titolo e in modo sussidiario di welfare hanno presentato alla città una riflessione comune sul tema “Tener conto, dare conto. Una rete per la comunità”. Queste realtà, attivamente impegnate nel campo della sanità, dell’istruzione, dell’assistenza, della cooperazione internazionale, di ambiente, cultura, tutela di minori e di persone con disabilità e di microcredito, nel corso dello scorso anno hanno messo a disposizione qualcosa come12,5 milioni di euro, con un incremento di 200mila euro rispetto all’anno precedente. Il tutto in un contesto generale di difficoltà che nel Bresciano ha fatto aumentare il livello del bisogno e, in parallelo, una diminuzione delle risorse con cui darvi risposta. A presentare questo particolare bilancio della solidarietà è stato Mario Taccolini, presidente della Congrega della Carità Apostolica.

Il docente dell’Università cattolica ha ricordato come tutte le realtà che nel Bresciano fanno capo ad Assifero, l’associazione italiana delle fondazioni e degli enti di erogazione, siano impegnate in uno sforzo comune non solo per dare risposte a bisogni sempre nuovi e sempre più urgenti, ma anche per individuare mezzi sempre più adeguati per fari fronte.

Mario Gorlani, giurista e docente dell’Università statale, ha ricordato come in Italia il principio della sussidiarietà sancito della Costituzione e il passaggio da quello che ha definito “welfare state a welfare society” siano pagine ancora da scrivere in una storia che vede nelle fondazioni e negli enti di erogazione attori di primo piano. Con la loro capacità di stimolare la partecipazione della società civile, di operare per la promozione di una società più equa diventano strutture importanti dell’architettuta di ogni città.
REDAZIONE ONLINE 02 ott 2015 00:00