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Darfo
di GIUSEPPE ARRIGHETTI 12 gen 2016 00:00

I problemi del consumo di suolo

Paolo Pileri ha tenuto un incontro per descrivere i problemi del consumo di suolo che sta riducendo in maniera drammatica la risorsa più preziosa di cui l'uomo dispone e da cui dipende il 95% del suo fabbisogno alimentare.

Il consumo di suolo sta riducendo in maniera drammatica la risorsa più preziosa di cui l’uomo dispone, da cui dipende il 95% del suo fabbisogno alimentare. Risuonano gli echi dell’ultima enciclica di papa Francesco in valle Camonica, dove il Bio-distretto, realtà nata poco più di un anno fa per promuovere un consumo alimentare sostenibile e consapevole, ha organizzato un incontro con Paolo Pileri, urbanista del Politecnico di Milano, per parlare di questo problema: “Ci vogliono 500 anni – ha spiegato il docente – per formare 2,5 centimetri di terreno fertile, che quindi è una risorsa di fatto irrigenerabile.

In Lombardia negli ultimi dieci anni sono stati cementificati 40 mila ettari di suolo e questo non accade solo nelle grandi metropoli: in Valle Camonica, in dodici anni, sono stati fagocitati da urbanizzazioni selvagge 200 ettari di terreno”. Nuove case “inutili”, visto che i volumi abitativi dei centri storici sono vuoti e abbandonati, che costringono peraltro le amministrazioni comunali a spendere le poche risorse economiche di cui dispongono per portarvi i servizi, come “inutile” è la Brebemi “che però non ci ha insegnato nulla – sottolinea Pileri – visto che il piano infrastrutturale della regione presentato il 23 dicembre scorso prevede altre strade, come la tangenziale ovest di Milano, che inseguono un modello di sviluppo ormai superato.

In futuro, prossimo o remoto, non ci sposteremo più con le auto private.
È ora di cambiare”. L’alternativa? Sfruttare le aree già urbanizzate: “Penso alle tante fabbriche dismesse della valle Camonica, altrimenti il danno sarà duplice: continueremo ad avere siti inquinati e sempre meno terreno buono per l’agricoltura”.
GIUSEPPE ARRIGHETTI 12 gen 2016 00:00