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Vallio Terme
di MAURO BRAVO 06 mag 2015 00:00

Il Comune contro i tagli del Governo: "Pronti ad occupare il Municipio"

Secondo il sindaco Massardi amministrare è diventato impossibile: "Nel 2010 avevamo a disposizione 363 mila euro, nel 2015 meno di 107 mila. Abbiamo perso il 70% delle risorse, per non parlare dei 92 mila euro di Imu che vanno direttamente allo Stato. Un tracollo verticale. Se le cose non cambiano rischiamo il default, e con noi tanti altri piccoli paesi"

Anche Vallio Terme lancia il suo grido di allarme. "Il Governo deve smetterla di tartassarci – esordisce così il sindaco Floriano Massardi - di portar via le nostre risorse, di trattarci come dei semplici riscossori di tributi. In caso contrario siamo pronti a occupare (simbolicamente) il municipio".

Alla stregua di altri piccoli comuni "soffocati dal governo centrale", il centro valsabbino, con un atto ufficiale, ha approvata in consiglio comunale una mozione che impegna sindaco e assessori a difendere le autonomie locali, e attraverso la quale riconoscere ai piccoli municipi italiani il ruolo di "garanti di democrazia e libertà". Si tratta sostanzialmente di un "testo unico" già approvato da oltre 600 municipalità in tutto il Paese, tutte realtà locali che contano meno di 5.000 abitanti. Rappresenta la prima manche di una protesta collettiva che anche in Valsabbia inizia a farsi sentire. I prossimi appuntamenti sono già stati annunciati: una lettera da inviare al presidente della Repubblica già domani.

Poi una doppia iniziativa di protesta pubblica prevista tra il 9 e il 10 maggio: anche il Comune di Vallio sarà illuminato a giorno, e la sala consiliare sarà "occupata" per tutta la notte dal sindaco, dagli assessori e dai consiglieri di maggioranza. Lo ha annunciato proprio il sindaco Massardi, che ha citato Concita De Gregorio, l'ex direttore dell'Unità, la quale in un recente editoriale ha attaccato il Governo: "Hanno ucciso il mestiere più bello del mondo, il mestiere del sindaco. Li hanno messi a fare qualcosa ma che poi in realtà gli impediscono di fare". Secondo Massardi amministrare è diventato impossibile: "Nel 2010 avevamo a disposizione 363 mila euro, nel 2015 meno di 107 mila. Abbiamo perso il 70% delle risorse, per non parlare dei 92 mila euro di Imu che vanno direttamente allo Stato. Un tracollo verticale. Se le cose non cambiano rischiamo il default, e con noi tanti altri piccoli paesi". La protesta intanto inizia davvero. L'appuntamento è per la notte del 9 maggio, quando il municipio resterà abitato da chi ci lavora ogni giorno a sottolineare la volontà di poter continuare a lavorare per la comunità.
MAURO BRAVO 06 mag 2015 00:00