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Orzinuovi
di REDAZIONE ONLINE 01 mar 2016 00:00

IV Edizione Giornata Europea dei Giusti

Martedì 8 marzo giorno della festa della donna la Fondazione Filosofi lungo l’Oglio in partnership con Gariwo e grazie all’appoggio del Comune di Orzinuovi, all‘adesione del Prefetto di Brescia e con i patrocini di Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Consigliera di Parità di Brescia ha deciso quest’anno di omaggiare, tre figure femminili: Giuliana Tedeschi, Edith Stein e Valeria Solesin

Verrà celebrata martedì 8 marzo alle ore 11.00 presso il Giardino dei Giusti di Orzinuovi, Brescia (Parco Alcide de Gasperi) la IV Edizione della Giornata Europea dei Giusti.
Un momento dedicato alla memoria di «tutti coloro che nel mondo hanno cercato o cercano di impedire
il crimine di genocidio, di difendere i diritti dell'uomo nelle situazioni estreme, o che si battono per salvaguardare la verità e la memoria contro i ricorrenti tentativi di negare la realtà delle persecuzioni» secondo quanto si legge nella Dichiarazione di Gabriele Nissim - Presidente del Comitato per la Foresta dei Giusti di Gariwo, onlus milanese attiva dal 1999 con l’obiettivo di approfondire la conoscenza e l'interesse sui Giusti - con la quale il Parlamento di Strasburgo ha approvato, il 10 maggio 2012, l’istituzione di una Giornata dedicata ai Giusti per tutti i genocidi. Ed è condividendone gli intenti che la Fondazione Filosofi lungo l’Oglio si è da subito adoperata nella promozione di iniziative –che «in un’era di “conflittualità delle memorie” permettessero di perpetuare la “Memoria del Bene. Così, dopo aver onorato una serie di figure esemplari, tra cui Primo Levi, il Cardinale Carlo Maria Martini, Teresio Olivelli, il Ribelle per amore beatificato proprio lo scorso ottobre, Raphael Lemkin, Jan Patoĉka, i monaci trappisti, Armin Wegner,
i coniugi Angelo e Caterina Rizzini – per citarne solo alcuni – la Fondazione Filosofi lungo l’Oglio – in partnership con Gariwo e grazie all’appoggio del Comune di Orzinuovi, all‘adesione del Prefetto di Brescia
e con i patrocini di Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Consigliera di Parità di Brescia – ha deciso quest’anno di omaggiare, nel giorno della Festa della Donna, proprio tre figure femminili.

Nel Giardino dei Giusti di Orzinuovi, alla presenza delle autorità e degli studenti delle classi primarie e secondarie del territorio, verranno ricordate:
Giuliana Tedeschi (1914-2010), «per la sua infaticabile attività di testimonianza». Laureata in glottologia a Milano, nel 1936, viene esclusa dall’insegnamento con l’avvento delle leggi razziali e poi deportata con il marito e la suocera Eleonora Levi, ad Auschwitz. Liberata nell’aprile del 1945, svolge nel dopoguerra il
lavoro di docente e scrive il libro Questo Povero Corpo (Editrice Italiana, Milano 1946; Edizioni dell’Orso, Alessandria 2005), considerato uno dei primi testi relativi alla deportazione femminile;

Edith Stein (1891-1942) ebrea convertita al cristianesimo e illustre filosofa allieva di Edmund Husserl, ha quarantadue anni quando abbraccia la vita claustrale entrando a far parte dell’ordine carmelitano e decidendo di chiamarsi Teresa Benedetta della Croce. Dopo l’inutile fuga da Colonia per Echt il 2 agosto 1942 viene catturata dalla Gestapo con la sorella Rosa, alla quale, si rivolge, prima della partenza, con queste parole: «Vieni, noi andiamo per il nostro popolo». Consegnata al campo di concentramento di Amersfort, viene vista dopo pochi giorni nel campo di transito di Westerborck. Muore martire, probabilmente ad Auschwitz, il 9 agosto del 1942. Proclamata beata il I maggio 1987 da Giovanni Paolo II,
che la definisce «la grande figlia di Israele e del Carmelo», è stata canonizzata l’11 ottobre 1998;

Valeria Solesin (1987-2015) ragazza solare, innamorata della vita e di un’intelligenza vivace consegue la doppia laurea in sociologia a Trento e a Nantes e la specializzazione alla Sorbona di Parigi. Dotata di una profonda sensibilità per l’Altro intraprende numerose battaglie in nome della pace e della libertà fino alla decisione di prestare il proprio contributo svolgendo attività di volontariato con “Emergency” a Venezia e a Trento. Un’attenzione verso i più deboli che prosegue anche a Parigi, dove, per i primi tre anni, gli unici amici sono i propri connazionali e i clochard che va ad assistere la notte. Inizialmente divide con il fidanzato un monolocale di 14 metri. Poi il trasloco in un appartamento più ampio vicino al «Bataclan», il teatro parigino dove il 13 novembre 2015 viene tragicamente assassinata nel terribile attentato terroristico che ha colpito il cuore dell’Europa. Durante la cerimonia solenne dell’8 marzo verrà letto il saluto commosso dei genitori di Valeria Solesin. Un messaggio di augurio e di speranza per le giovani generazioni.
REDAZIONE ONLINE 01 mar 2016 00:00