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Manerbio
di REDAZIONE 09 mar 2019 14:37

La parrocchia e l'investimento educativo

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Dopo la chiusura delle scuole medie, la parrocchia di Manerbio sta affrontando anche la situazione delle elementari, prevedendo la ristrutturazione dell'organizzazione delle classi. Di fronte però alla richiesta appassionata dei genitori che chiedono di continuare con l’attuale organizzazione, l’Ente Gestore ha deciso di accogliere, almeno per il prossimo anno, le proposte delle famiglie

Dopo la sofferta chiusura della scuola secondaria, chiusura effettuata a causa dei problemi di grave indebitamento della scuola, "la proposta attuale della parrocchia di Manerbio è - racconta il parroco don Sandro Tuccinardi - quella comunque di non interrompere ma di continuare nei prossimi anni con la positiva esperienza fino a oggi condotta nella scuola primaria".

Venerdì scorso, in un incontro con i genitori, è stata formulata la proposta che l’Ente Gestore aveva messo a punto dopo aver fatto i conti per realizzare il massimo contenimento delle spese di gestione. "La proposta - continua il parroco - prevedeva una ristrutturazione dell’organizzazione delle classi, in sofferenza per il numero delle iscrizioni (7 e 11 alunni iscritti nelle due classi prime del prossimo anno), e preventivava la formazione di un unico corso, dalla prima alla quinta, che mettesse insieme sia le classi a corso tradizionale che quelle a indirizzo montessoriano. Questo per non disperdere nulla del patrimonio didattico ed educativo della scuola ma anzi per qualificarne ancora di più l’offerta formativa, valorizzando ed estendendo a tutti il grande contributo portato dall’approccio montessoriano e riprendendo anche il valore dell’approccio per competenze e multilinguistico (per alcune ore settimanali) sviluppato dalle classi a corso tradizionale".

Solo motivi di carattere meramente economico stanno quindi alla base della proposta fatta dall’Ente Gestore che non nasconde i problemi di sostenibilità già peraltro conosciuti sia in atti sottoscritti dalla Curia di Brescia sia in comunicati dello stesso don Tino Clementi.

Di fronte però alla richiesta appassionata dei genitori che chiedono di continuare con l’attuale organizzazione, l’Ente Gestore ha deciso di accogliere, almeno per il prossimo anno, le proposte delle famiglie proprio per garantire una continuità dell’esperienza educativa.

"Chiaramente la scelta, onerosa per la Parrocchia, richiede però di sfrondare spese non strettamente necessarie per sostenere solo quelle essenziali al fine di tenere sotto controllo una situazione economica molto deficitaria". Per questo compito il Parroco ha chiesto la collaborazione di alcune persone le quali, affiancandosi all’Ente Gestore, avranno il compito di monitorare il funzionamento della scuola sul piano delle scelte organizzative e gestionali che comporteranno scelte onerose. Di tale monitoraggio verrà stesa circostanziata relazione da presentare mensilmente, per trasparenza e rendicontazione, al Vescovo di Brescia.

La convinzione del Parroco è che, per attraversare un momento difficile come quello attuale, "sia necessario ritrovare una convergenza su quanto di buono e di alto è stato fino ad ora edificato , senza vanificare gli sforzi di nessuno, recuperando la collaborazione e l’obolo di tutti quelli che vorranno farsi concretamente avanti, per rilanciare la scuola parrocchiale  in una visione di ampio respiro pedagogico, culturale e valoriale in continuità e in accordo con i valori di ispirazione cristiana che ci muovono".

REDAZIONE 09 mar 2019 14:37