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Iseo
di DAVIDE ALESSI 18 gen 2016 00:00

Nasce la Lombardia Orientale

Con 632 Comuni e 3.150.459 residenti al 1 gennaio 2015 in un territorio di 11.643,46 chilometri quadrati, l'insieme delle 4 provincie si posiziona prima di ben 11 regioni italiane

Siglato a Iseo, nella prestigiosa sede dell'Iseo Lago Hotel, un accordo tra le Provincie di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova, per la collaborazione interprovinciale in merito a quanto previsto dalle legge 56, che, tra le altre cose, prevede forme di aggregazione tra Comuni, Unioni di Comuni, Comunità Montane in merito alla programmazione e gestione di servizi ed al loro potenziamento.

Secondo i firmatari, Pierluigi Mottinelli per Brescia, Matteo Rossi per Bergamo, Carlo Vezzini per Cremona e Alessandro Pestacci per Mantova, si tratta di un accordo che salvaguarda l’autonomia delle singole realtà territoriali coinvolte e dà più forza ad un'area che rappresenta un terzo della popolazione lombarda e la metà del territorio regionale: l'area della Lombardia Orientale. Infatti, con 632 Comuni e 3.150.459 residenti al 1 gennaio 2015 in un territorio di 11.643,46 chilometri quadrati, l'insieme delle 4 provincie si posiziona prima di ben 11 regioni italiane (per intenderci: si tratta di un'area pari a circa la metà del Belgio). Attraverso la condivisione di buone pratiche amministrative, risorse e idee la Lombardia Orientale, che nasce dall'accordo delle quattro provincie, potrà aumentare il proprio peso all’interno della regione e affrontare problemi strategici di più ampio respiro con una rinnovata compattezza e visione; allo stesso tempo renderà più efficienti anche i servizi importanti che questi enti rendono nei rispettivi territori.

Un apposito tavolo tecnico di lavoro interprovinciale, composto di tecnici e funzionari di vari enti e coordinati dai e presidenti, si occuperà della gestione dei servizi e delle funzioni da esercitare in forma associata. In particolare, i servizi che potranno essere comunemente condivisi e potenziati riguardano l'edilizia scolastica, la viabilità, la programmazione territoriale e infrastrutturale, lo sviluppo di progetti di innovazione tecnologica, le opportunità di finanziamento europeo, le offerte formative per i Comuni. Infatti, lo spirito della legge 56/2014 configura le Province come “Casa dei Comuni” e l'accordo siglato a Iseo presuppone l'avvio dell'esercizio di gestione associata del supporto giuridico-amministrativo, assistenza tecnica, organizzativa e gestionale per la gestione associata dei servizi comunali, delle Unioni dei Comuni e degli Enti sovracomunali, con particolare riferimento alle “Tecnologie della Informazione e Comunicazione”.

Un punto di particolare interesse è l'individuazione del servizio centrale di committenza secondo il criterio della “stazione unica appaltante”, che si occuperà della formazione del personale addetto a tale scopo all'interno dell'area vasta e che dovrà procedere al supporto delle attività specifiche. Regione Lombardia sostiene il processo di riforme che si apre attraverso un comitato promosso dal presidente Maroni e che inizierà, con delega al sottosegretario Daniele Nava, ad affrontare proprio la questione relativa al futuro delle Province.
DAVIDE ALESSI 18 gen 2016 00:00