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Brescia
11 giu 2015 00:00

Noè: esperienza, passioni e intuizioni al servizio della comunità

Uomo di ispirazione cristiana, di passione civile, di innovazione di impresa; uomo tra le persone per la famiglia; uomo tra le persone per la comunità: una comunità giusta perché umana, possibile perché condivisa. Leggi il cordoglio del Movimento cristiano lavoratori di Brescia

L’impegno ha spinto il suo cammino: da responsabile del personale in una grossa azienda alla scelta di spendersi nel MCL di Brescia che ha guidato come presidente Provinciale per due mandati fino al 2005: l’intuizione che il non-profit con i suoi modelli e i suoi valori rappresenta un fecondo laboratorio per il futuro socio-economico del mondo. E se l’attualità lo sta naturalmente confermando tra impresa sociale, onlus, fondazioni, metaprofit, Noè Ghidoni ha contribuito a seguire, animare e stimolare questo processo: ristrutturando i servizi esistenti, creandone di nuovi, sposando sin dagli esordi il binomio “volontariato e professionalità” (allora inconsueto per il pubblico), dimostrando che affidabilità non è per forza conseguenza di speculazione.

Una scelta di presenza per il sociale e nel sociale che ha il suo germoglio culturale in quell’intuitivo laboratorio mediatico di comunicazione e vita cristiana della comunità di Santa Maria della Vittoria di Brescia (prima televisione parrocchiale) e dello storico Circolo MCL “S.M.V.” (il primo bresciano dal 1972). Una scelta di testimonianza cristiana nel concreto, nel risolvere i problemi quotidiani del proprio lavoro (vera palestra per una creatività che lo rende degno), nel proporre soluzioni efficaci a lavoratori e famiglie. E’ così che Noè Ghidoni ha dato forma e ha reso popolari e fruibili i temi della Dottrina Sociale della Chiesa e le indicazioni del Suo Magistero: così come indicato nello statuto MCL, dando forza, efficacia e identità alla nostra associazione.

Lo ricordiamo ad esempio tra gli ispiratori della campagna “La Domenica è festa!” per la salvaguardia e promozione del carattere festivo della Domenica e del riposo dal lavoro che in poche settimane nel 2004 raggiunse le 430.000 firme poi consegnate al Presidente della Camera.

Esperienza, passioni, intuizioni, un contatto con la base del movimento che Noè Ghidoni ha vissuto come necessario, lo hanno promosso al colloquio culturale del movimento nazionale, contribuendo a trasformare temi condivisi da ideali a realizzabili: dal dibattito sulle questioni della vita che diventano sociali; ai problemi economici e del lavoro.

Noè Ghidoni ha interpretato una posizione che rivendica una produttiva autonomia del mondo associativo rispetto alla politica auspicando una riforma costituzionale che ne riconosca una specifica “soggettività” e, al tempo stesso, del diritto/dovere per i cattolici di prendersi in carico le responsabilità politiche e sociali in un ventaglio partecipativo ampio e articolato: le istituzioni, il volontariato, l’associazionismo quali forme diverse di un unico interesse. Ha più volte espresso la necessità di una ripresa di presenza vivace, innovativa, dei cattolici, non limitata al nostalgico ricordo dei bei tempi passati, ma attraverso relazioni e reti: processi da attivare, non spazi da occupare.

Le sue relazioni e i suoi dibattiti sono stati caratterizzati da una prosa coinvolgente ma chiara ed efficace, diretta al cuore delle questioni, facendo trasparire piuttosto una ricerca di equilibrio (verità) che di compromesso (interesse) tra le diverse opinioni quando dal dubbio, espressione di rispetto delle altrui posizioni, sapeva trarre con la sua consueta dose di soffusa ironia, nuove soluzioni e percorsi; ma soprattutto quando, con la passione degli argomenti attraverso la “ragione dei valori” coglieva l’intento di coinvolgere, non di escludere; di far partecipare, non di avere ragione.
11 giu 2015 00:00