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Brescia
11 giu 2015 00:00

Omicidio stradale: ecco cosa cambia

Il Senato ha dato il via libera al ddl che ora passa all'esame della Camera. Ne parliamo con Roberto Merli, presidente dell’Associazione familiari vittime della strada

"È sicuramente un passo incisivo l’introduzione del reato di omicidio stradale. Vogliamo sempre, però, la certezza delle pene. Ci spiace solo per l’ergastolo della patente che è stato tolto e poteva fungere da prevenzione…". Con queste parole Roberto Merli, presidente dell’Associazione familiari vittime della strada, accoglie il passaggio al Senato del reato di omicidio stradale.

Il testo prevede una serie di misure: il reato di lesioni stradali; il ritiro della patente fino a 30 anni; l'arresto in flagranza di reato; pene più severe per chi fugge. Questi alcuni dei punti salienti del disegno di legge approvato nell'aula di Palazzo Madama che comporta un innalzamento del massimo della pena per l'omicidio stradale (a 18 anni) con, però, un netto aumento del minimo (sette anni in caso alcol, otto in caso di droga).

Secondo lei quali sono i miglioramenti da apportare?

Dovrebbero essere tolti i patteggiamenti e i riti abbreviati perché vogliono dire sconti di pena. Non è possibile. Poi si sa che il giudice applica sempre il minimo delle pene... e se ci mettiamo anche gli sconti di pena...

Qual è la situazione a livello bresciano?

Brescia sta lavorando molto sulla prevenzione degli incidenti stradali. I dati sulla mortalità sono diminuiti in modo importante, ma è anche vero che dobbiamo ancora lavorare per la formazione culturale delle persone. Dobbiamo creare questa formazione che è il rispetto delle regole.


11 giu 2015 00:00