lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Terme di Boario
di DAVIDE ALESSI 01 giu 2016 00:00

Pietro Ichino ospite dell'Ucid

Il senatore e giuslavorista è stato ospite dell'Ucid durante il tradizionale incontro alle Terme di Boario per presentare i dati occupazionali del 2015

L'Ucid Vallecamonica Sebino, che raggruppa imprenditori e dirigenti di matrice cristiana, ha organizzato il tradizionale incontro mensile alle Terme di Boario per concludere al meglio il mese di maggio ascoltando dalla viva voce del giuslavorista Pietro Ichino, Senatore e padre del Job's Act, alcune importanti riflessioni economiche, sociali, politiche e sindacali sull'andamento dell'occupazione in questi ultimi mesi. Ichino, docente alla Statale di Milano, ha presentato alcuni dati tratti da fonte Istat e Inps, commentandoli in modo critico e ragionato, comparando l'andamento del mercato del lavoro al 31 dicembre 2015 con il 31 dicembre 2015.

Il dato macroscopico che balza all'occhio è l'aumento numerico e percentuale degli occupati che a fine anno 2015 era di 299.000 unità, pari al 1,3% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Diminuita anche la richiesta di cassa integrazione ordinaria per 79.000 lavoratori, pari al 16,8% in meno. Diminuiscono di 169.000 unità i disoccupati e di 63.000 unità gli inattivi, secondo fonte Istat. Altro dato commentato con dovizia di particolari è l'aumento delle assunzioni a tempo indeterminato che a fine dello scorso anno erano 1.870.952, certamente grazie agli incentivi varati dal governo Renzi, rispetto all'anno precedente dove il dato si ferma a 1,273.750 assunzioni a tempo indeterminato. Tutto bene, dunque, per quanto riguarda il mercato del lavoro e la certezza di un futuro per i giovani? Sicuramente vi sono zone d'ombra importanti su cui, ha detto Ichino, bisogna lavorare: “una cosa è certa - ha detto il giuslavorista - che dove l’assunzione avviene con un contratto a termine l’impresa non investe in formazione.

Non è un caso che l’Italia, avendo una percentuale tra le più alte in Europa di nuove assunzioni in forma di contratto a termine (quasi nove su dieci), abbia anche la percentuale tra le più basse di giovani che ricevono formazione nella fase di primo inserimento nel tessuto produttivo. Se il contratto a tutele crescenti diventerà, come vi è motivo di sperare, la forma normale di assunzione, i contratti si costituiranno con un orizzonte molto più ampio e l’investimento in formazione sui neo-assunti ne conseguirà naturalmente”. Al termine della sua ampia relazione, che ha superato abbondantemente i 100 minuti di intervento, i soci dell'Ucid coordinati dal Presidente Enrico Chini hanno argomentato con Ichino su alcuni aspetti del lavoro riferiti ai territori svantaggiati e più marginali, quali sono le vallate alpine. Ichino ha risposto con argomenti giuridici e statistici che nel mercato globale la distinzione va progressivamente sparendo, così come ha cercato di dimostrare anche nel suo recente libro dal titolo “Il lavoro ritrovato: come la riforma sta abbattendo i muri tra i garantiti, i precari e gli esclusi”.

DAVIDE ALESSI 01 giu 2016 00:00