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Darfo Boario Terme
di REDAZIONE ONLINE 25 ago 2015 00:00

Profughi volontari in un progetto di utilità pubblica

Protocollo tra Comune di Darfo Boario Terme e Associazione Resilienza, partner della Cooperativa K-Pax, per integrare i richiedenti protezione e fare in modo che siano accettati e apprezzati dalla comunità attraverso il loro lavoro: i profughi presteranno un servizio volontario, non retribuito, che gli permetterà di apprendere un lavoro e di conoscere meglio la lingua, le abitudini ed i luoghi

Nei giorni scorsi è stato siglato il protocollo d’intesa fra Comune di Darfo Boario Terme e l’Associazione Resilienza, partner della Cooperativa K-Pax per consentire a profughi ospitati a Darfo Boario Terme di svolgere attività volontarie di pubblica utilità. Un’azione di integrazione che si inserisce in un tema caldo, non solo estivo.

“Emergenza Immigrazione. Quotidianamente i media nazionali tornano su questo tema che, naturalmente, richiede soluzioni molto al di sopra delle nostre possibilità di amministratori. Benché si tratti di una questione nazionale ed europea trova la sua manifestazione nelle nostre comunità, generando incomprensioni, malcontento – dichiara il Sindaco della Città, Ezio Mondini.

Spesso i nostri concittadini esprimono questi sentimenti di insofferenza a causa della inoperosità dei ragazzi stranieri che non possono lavorare, proprio perché in attesa di un preciso status giuridico, riconosciuto dopo un iter burocratico lungo e complesso. Questioni giuridiche che si riflettono sulla nostra comunità.” “Per questo – continua il Sindaco Mondini – abbiamo avviato un percorso di integrazione e solidarietà sociale affinché i richiedenti protezione internazionale possano essere accettati e apprezzati nella città di Darfo Boario Terme, perché si rendono utili alla comunità che li accoglie”.

I richiedenti protezione internazionale, affidati dalla Prefettura di Brescia alla Cooperativa K-Pax, soci dell’Associazione Resilienza, presteranno un servizio volontario, non retribuito, con attività di pulizia strade, piazze, aree verdi, sotto la supervisione degli operatori della Cooperativa stessa. Ogni profugo affiancherà un operatore del Comune, apprendendo il lavoro, la lingua, le abitudini e conoscendo i luoghi.

“Crediamo sia importante che i giovani stranieri vengano inseriti gradualmente nel nostro contesto, sperimentando un positivo approccio al mondo del lavoro che tornerà loro utile anche in futuro – sottolinea l’Assessore ai Servizi Sociali, Luigina Gaioni. Un progetto totalmente gratuito che va a vantaggio sia dei ragazzi che della nostra comunità. Conoscendo bene i nostri concittadini, siamo sicuri che apprezzeranno questa iniziativa, cui ne seguiranno altre”.

Infatti, è in dirittura d’arrivo un analogo accordo con Caritas di Darfo che intende raggiungere gli stessi obiettivi, ma con modalità differenti: lo svolgimento di attività di natura ecologica-ambientale (es: pulizia di alvei, ecc.) utili alla comunità, in collaborazione con altre Associazioni di volontariato del territorio che già si prestano per queste mansioni.
“Ciò che conta – conclude l’Assessore Gaioni – è raggiungere gli importanti obiettivi di integrazione e accoglienza, attraverso la partecipazione attiva dell’Amministrazione e delle realtà sociali che si dedicano ai profughi. Auspichiamo che questa esperienza possa essere estesa anche ad altri soggetti che attualmente li ospitano nella nostra città”.
REDAZIONE ONLINE 25 ago 2015 00:00