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Nozza di Vestone
di MAURO BRAVO 17 feb 2015 00:00

Un tavolo positivo di confronto tra istituzioni

Comunità Montana e Provincia di Brescia parlano finalmente la stessa lingua. I rispettivi presidenti Giovanni Flocchini e Pierluigi Mottinelli dialogano sui nodi da sciogliere

Teatro del colloquio è la Casa della Valle a Nozza, all’appello hanno risposto anche alcuni sindaci valsabbini: Lancini di Vobarno, Nabaffa di Idro, Guerra di Barghe e Vezzola di Roè Volciano.

I riflettori sono puntati su viabilità, edilizia scolastica, rete informatica e la sistemazione della Rocca D’Anfo. "Dalla Provincia attendiamo un contributo in risorse – esordisce Flocchini - ma soprattutto un supporto fatto di idee e di capacità organizzative, di attenzione alle diverse problematiche".

Il primo punto messo sul piatto è la viabilità, che pone al centro del contendere la realizzazione del lotto di Vobarno fra Vestone e Idro, nonché la sovraccomunale, tradizionale terreno degli enti locali a tutti i livelli. Altro punto critico è l’edilizia scolastica. L’Istituto Perlasca di Vobarno necessita di ulteriori investimenti per l’arredamento di nuovi locali e la connessione alla rete informatica, favorita dalla diffusione entro l’anno della fibra ottica, che coprirà per il 90% il territorio della valle, raggiungendo tutti i comuni. Mottinelli, partendo dalle problematiche del territorio bresciano e del ruolo fondamentale dell’ente da lui presieduto, non disattende le aspettative. La Provincia continuerà ad occuparsi di viabilità, edilizia scolastica, ambiente e territorio.

Il resto, agricoltura, caccia e pesca, è materia di contrattazione con la regione. Giocano un ruolo strategico, nel lavoro della Provincia, i singoli comuni e le aggregazioni come la Comunità montana. Un esempio concreto, sostiene Mottinelli, è il sistema bibliotecario "per come era organizzato da noi, ha rischiato il disfacimento: nessuno impedisce ai Comuni di aggregarsi e di farlo a livello provinciale anziché locale".

Il problema di fondo sono le risorse. Per questo il presidente della Provincia chiede tempo, "fra aprile e maggio dovremo riuscire a capire cosa potremo fare e come. intanto posso confermare gli impegni che riguardano la realizzazione della Variante, col parziale finanziamento del Trentino e l’appalto entro giugno".

Chiude l’intervento, lasciando però l’amaro in bocca: "sarà l’unica opera di questa importanza che riusciremo a fare in questo periodo". La parola passa ai sindaci puntano il dito su problematiche più urgenti. Lancini mette in evidenza la questione disoccupazione e sicurezza, Nabaffa turismo e ambiente, Guerra la questione dell’Imu sui territori agricoli, infine Vezzola sollecita la manutenzione delle piste ciclabili. Problematiche condivisibili, ma per il momento rimangono inascoltate.
MAURO BRAVO 17 feb 2015 00:00