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Brescia
30 set 2025 14:38

Demenza frontotemporale: riconoscere e curare

Nella giornata di sabato 4 ottobre, l’Irccs Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli propone un evento formativo dal titolo “Demenza frontotemporale: riconoscere, curare e accompagnare” che si terrà presso il Centro Paolo VI di via Gezio Calini 30.

La demenza frontotemporale rappresenta un gruppo eterogeneo di malattie neurodegenerative caratterizzate da esordio precoce, marcati cambiamenti comportamentali, disturbi del linguaggio e significative ricadute sul piano sociale e familiare. Sebbene ancora meno conosciuta rispetto alla malattia di Alzheimer, la demenza frontotemporale costituisce una sfida crescente in ambito clinico, diagnostico e assistenziale, richiedendo un approccio integrato e multidisciplinare.

La demenza frontotemporale è caratterizzata da una forte componente genetica, con mutazioni in geni come C9orf72, GRN e MAPT che giocano un ruolo determinante nella patogenesi della malattia. L’età di insorgenza della malattia può variare significativamente anche tra soggetti portatori della stessa mutazione genetica suggerendo l’esistenza di fattori (genetici e/o epigenetici) in grado di modulare il fenotipo clinico. “L’Irccs sta sviluppando studi su fattori in grado di modulare l’età di insorgenza nelle forme genetiche di demenza. Questo potrà favorire lo sviluppo di trattamenti mirati volti a ritardare l’insorgenza dei sintomi” afferma Roberta Ghidoni, Direttrice scientifica dell’Irccs Fatebenefratelli di Brescia.

“Per quanto concerne i trattamenti sperimentali, fino a qualche anno fa le opzioni terapeutiche d’avanguardia erano principalmente rivolte a pazienti con malattia d’Alzheimer. Oggi tali opzioni sono disponibili anche per pazienti con demenza frontotemporale” aggiunge Barbara Borroni, Professore Associato di neurologia all’Università di Brescia che dirige la Struttura Complessa “Riabilitazione del Decadimento Cognitivo e Demenze” all’Irccs Fatebenefratelli.

L’incontro si aprirà con una sessione dedicata alla comprensione dei meccanismi biologici e alla diagnosi della malattia. Esperti di respiro internazionale affronteranno temi che spaziano dal ruolo della proteina tau alle più recenti scoperte genetiche, fino alle opportunità offerte dalle terapie digitali e farmacologiche, con uno sguardo anche all’inserimento della malattia nei percorsi assistenziali regionali. La seconda sessione, pomeridiana, esplorerà la complessità della diagnosi differenziale in particolare tra disturbi psichiatrici e demenza frontotemporale, offrendo prospettive complementari tra il punto di vista neurologico e quello psichiatrico.

A completare il quadro, un focus su aspetti fondamentali come il carico emotivo e gestionale per i caregiver e le implicazioni legali nella presa in carico del paziente.

Il convegno, patrocinato dall’Associazione Italiana Malattia Frontotemporale, dall’Ordine dei Medici della provincia di Brescia, dall’Università degli Studi di Brescia e dal Comune di Brescia, rappresenta un’occasione preziosa di confronto per specialisti in neurologia, psichiatria, genetica, psicologia, medicina legale e per tutti gli operatori coinvolti nella presa in carico di pazienti affetti da demenza frontotemporale (FTD) e delle loro famiglie. “L’obiettivo finale è rafforzare il dialogo tra ricerca, pratica clinica e politiche assistenziali” conclude Renzo Baldo, Direttore Generale dell’Irccs.

30 set 2025 14:38