Nel ricordo di Nadia Moretti
Un gesto d’amore che illumina la cura: l’eredità di Nadia Moretti per le donne della Breast Unit di Poliambulanza. Ci sono gesti che nascono dal dolore, ma sanno trasformarlo in luce è così che l’Associazione “Nadia Moretti versus tumore raro” ha scelto di onorare la memoria della giovane donna bresciana dal sorriso gentile e dalla forza indomita, donando una lampada scialitica e un computer destinati agli ambulatori dell’unità operativa. Strumenti concreti, che si accendono come simboli di speranza per tutte le donne che affrontano il difficile percorso della malattia oncologica. L’inaugurazione ha unito in un solo abbraccio medici, volontari e familiari, accomunati dal desiderio di dare continuità alla visione di Nadia. Una visione fatta di coraggio, di amore per la vita e di attenzione verso chi soffre. “In ambito oncologico - ricorda la direttrice della Radioterapia di Poliambulanza, Alessandra Huscher - ogni dettaglio può fare la differenza. La tecnologia non è solo strumento di cura: è alleato di umanità, capace di restituire fiducia e conforto alle pazienti”. Ed è proprio questa fiducia che Nadia ha saputo incarnare. Colpita a soli 34 anni da un rarissimo tumore, un carcinoma sarcomatoide da timoma metaplastico, il terzo caso al mondo, non si è mai arresa. Parrucchiera di talento, generosa e solare, ha affrontato la malattia con dignità e determinazione, circondata dall’amore della sua famiglia e dalla solidarietà di chi l’ha conosciuta. Nel 2024, insieme ai suoi cari, ha fondato l’Associazione che porta il suo nome, con l’obiettivo di sostenere la ricerca e offrire aiuto a chi combatte tumori rari. Anche dopo la sua scomparsa la sua forza continua a vivere attraverso i progetti che trasformano la memoria in impegno e la perdita in speranza.
“La donazione alla Breast Unit - spiega la presidente dell’associazione, Vanessa Cominelli - rappresenta per noi un modo per tenere viva la presenza di Nadia e il suo desiderio di fare del bene. Ogni piccolo gesto di solidarietà può generare un impatto reale. Ringraziamo Poliambulanza per la dedizione con cui ogni giorno si prende cura delle persone”. Nel cuore delle corsie, la nuova lampada scialitica illumina i volti delle donne che affrontano le cure. Il computer facilita il lavoro dei medici, migliorando la qualità dell’assistenza e riducendo i tempi di attesa. Ma soprattutto, questi strumenti raccontano una storia d’amore: quella di una donna che ha saputo donare se stessa oltre la malattia. “Ringraziamo di cuore l’Associazione – dichiara il direttore sanitario di Poliambulanza, Angelo Meloni - per la vicinanza dimostrata e per il valore umano che accompagna questo gesto. Insieme, costruiamo un percorso di cura fondato sulla professionalità, sull’umanità e sulla solidarietà”. E così, ogni volta che quella luce si accende, sembra ricordarci che la speranza non muore mai: continua a brillare nei gesti di chi sceglie di prendersi cura degli altri, proprio come faceva Nadia.