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Brescia
di ANNA BELOMETTI 05 mag 2023 08:43

Una Brescia a misura di chi ha bisogno

"Una Brescia a misura di chi ha bisogno perché sia vivibile per tutti": non è solo il desiderio del candidato del PD alle prossime elezioni comunali Pietro Ghetti, ma l’obiettivo numero uno che si auspica di realizzare se eletto. «Sogno una città accogliente dove la diversità sia un punto di riferimento e in cui tutti possano trovare spazio. Una città attenta all’ambiente, viva e in cui la gente possa incontrarsi e fare comunità». 41 anni di Mompiano, padre di due splendidi bambini Giacomo Francesco e Margherita Sofia, sposato con la sua Arianna, insegnante di storia dell’arte che «è la mia forza, fondamentale nelle scelte che faccio, nonché la mia prima sostenitrice», sebbene sia alla sua prima candidatura in consiglio comunale, sembra avere le idee molto chiare. "Prendermi cura è il modo di amministrare che maggiormente sento mio, la dimensione del servizio quella in cui mi riconosco di più e che ha orientato fino ad ora il mio impegno politico e sociale - ha affermato Pietro. La politica locale è una strada per essere al servizio degli altri, in particolar modo di chi ha più bisogno".

Da anni collabora con il partito democratico di Mompiano, a fianco di Giovanna Foresti (membro delle Commissioni Consiliari del Comune di Brescia) e oggi ha deciso di candidarsi a sostegno di Laura Castelli perchè "Laura e Federico Manzoni sono persone che si sono dimostrate capaci di governare la città con equilibrio e lungimiranza - ha spiegato Pietro. Hanno una visione chiara di Brescia e hanno dimostrato chiaramente di avere le competenze per gestire la città del domani". Comunità, solidarietà, prendersi cura, ascolto, relazione, persona sono le parole che guidano la sua campagna elettorale: "essere comunità, per me, significa stare a fianco delle persone per questo mi piacciono molto i progetti di Housing Sociale. La campagna elettorale è un momento bel momento per ascoltare tutti i mondi e le situazioni mettendosi in relazione con la città e i suoi bisogni. Il mio motto si basa su una frase che ho udito dal Papa quando sono stato in udienza privata a gennaio che diceva che se tiene l’anello più debole, allora tiene tutta la catena". Un impegno politico che Pietro è determinato ad assumersi e portare avanti, sempre dalla parte degli emarginati, disabili e più fragili, come dimostrano i tanti anni  che ha sulle spalle di volontariato sociale a Brescia. Si perchè il mondo taciuto e sommerso dei bisognosi Pietro lo conosce bene, tanto da essere diventato vicepresidente di Congrega della Comunità Apostolica, consigliere di Assifero, membro dell’associazione Fiamme Verdi e 15 anni fa aver fatto la scelta di lavorare come impiegato in Banca Etica, finanziando progetti a sostegno di persone che escono da situazioni di difficoltà.

"Banca Etica dà possibilità di lavoro a chi è escluso, finanziando realtà che altre banche non considererebbero" spiega Ghetti, che ogni giorno, sia nel lavoro che nella vita quotidiana, cerca coerentemente di mettere in pratica i tre punti del programma che propone ai bresciani: prendersi cura, comunità e solidarietà. Valori che, eletto o meno, non smetteranno di certo di caratterizzarlo e guidarlo nelle sue scelte di vita.

ANNA BELOMETTI 05 mag 2023 08:43