Union Brescia: un nuovo inizio
Si scrive la storia del calcio bresciano. Oggi, nasce la Union Brescia Srl, guidata dal presidente Giuseppe Pasini, ex presidente della Feralpisalò che chiude la sua storia dopo 15 anni.
Ad aprire la conferenza stampa, tenutasi presso il Salone Vanvitelliano di palazzo Loggia, è la sindaca di Brescia, Laura Castelletti. “Il 6 giugno, per il calcio bresciano, sembrava la fine - sono state le sue parole -. Dopo 38 giorni ci troviamo a salutare con grande piacere un nuovo inizio. Una vera e propria rinascita. Mi piace sottolineare che, quando il futuro del calcio bresciano si è trovato appeso ad un filo, l’Amministrazione c’è stata. Abbiamo subito deciso di essere un ponte, un collante. Ringrazio anche le tre società che mi hanno subito dato disponibilità ad ascoltare le nostre richieste. Quando ci siamo alzati, uno di questi ha messo passione e cuore, ma anche fatti: quello che Giuseppe Pasini ha fatto è un gesto nei confronti della città molto importante. Oggi, stiamo restituendo alla città qualcosa che mancava molto: il Brescia. Esserci è un orgoglio. Si tratta di una rinascita che comincia insieme”.
La sindaca ha poi confessato l’episodio che potrebbe aver fatto “scoccare la scintilla”. “Per me conta molto guardarsi negli occhi, per me le persone contano. Abbiamo preso una caffè nella mia cucina. Da quel caffè è nato il progetto che ora stiamo raccontando”.
“Ringrazio i bresciani - ha concluso la Castelletti - che hanno accompagnato questo percorso creando un sentimento positivo. Ci rivediamo tutti allo stadio a tifare questo nuovo orizzonte insieme. Forza Brescia!”.
Un’operazione - anche se è più facile definirla impresa, visto che l’Union Brescia è nata in meno di un mese - resa possibile dallo strenuo e attento lavoro di molti. Uno di questi è sicuramente l’assessore allo sport del Comune di Brescia, Alessandro Cantoni. “Si tratta di una ripartenza seria. Abbiamo fatto quello che era giusto fare quando era giusto farlo. Attorno a Pasini si è stretto un gruppo di imprenditori che hanno deciso di metterci la faccia non per convenienza, ma per convinzione. Non è un’operazione di immagine, è un gesto di responsabilità collettiva. Una nuova maglia sì, ma con lo stesso cuore di sempre. Sono convinto che quelli che hanno fatto grande il Brescia e che oggi non ci sono più ci stanno sorridendo. Rimaniamo uniti perché il Brescia siamo tutti noi”.
È poi giunto, finalmente, il momento del presidente Pasini, visibilmente emozionato. “Scusate l’emozione. Di fronte a questo evento che è stata una vera e propria sofferenza per Brescia, io mi sento di dire che quando si chiude una porta e si può aprire un portone”.
Anzitutto, il presidente Pasini ha spiegato la scelta del nome. “Abbiamo scelto Union Brescia per una serie di motivi legali, ma anche per sottolineare che questo Brescia non sarà il Brescia di Pasini ma quello dei bresciani, e cioè l’unione di tante persone, imprenditori, professionisti e cittadini che devono trovare nuovamente quel senso di appartenenza al Brescia che, negli ultimi anni, si è perso. Vogliamo far tornare le famiglie negli stadi, vogliamo far crescere i settori giovanili. Al di là della partita che dura 90 minuti, il calcio è anche sociale. Come Feralpisalò, avevamo proposto ‘Senza di me che gioco è’ con cui, attraverso il calcio, tante persone hanno trovato la gioia di vivere. Il calcio è anche questo”.
Rispetto ai tifosi e alle notizie di una certa divisione della “piazza” (c’è chi ha paventato la proposta alternativa che faccia rinascere il Brescia delle origini, la cui matrice sia quella del Brescia 1911 e non Feralpisalò), il presidente ha specificato: “C’è qualcuno che la pensa in modo diverso tra i tifosi? Cercheremo di far capire che questo è un progetto serio, che ci sono imprenditori che ci stanno mettendo la faccia per riportare il Brescia in serie B. Questo è il nostro obiettivo: riportare il Brescia in Serie B entro i prossimi tre anni”.
Sulla questione dello stadio, invece, c’è cautela. “Per quanto riguarda lo stadio ne riparleremo quando sarà il momento”.
La conferenza stampa è stata occasione anche di presentare il nuovo stemma e la nuova maglia dell’Union Brescia. “In queste tre settimane ci siamo mossi in un campo minato, tra il marchio Corioni e quello di Cellino. Quello che vedete è qualcosa si totalmente diverso. Abbiamo messo in campo società specializzate e legali per non creare controversie. Abbiamo dovuto discostarsi completamente dal passato dando vita ad un compromesso. Il marchio e il logo sono di transizione. Abbiamo già attivato i contatti per andare verso il recupero del vecchio marchio Corioni”.
Si è già al lavoro anche per dare definizione al settore giovanile che, come più volte specificato dal presidente Pasini, dovrà essere fucina di talenti appassionati.
Tutto è pronto per l’inizio di una nuova avventura. Un’impresa mai solcata prima, ma tutta da scoprire e vivere nel segno della brescianità.




