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Brescia
10 lug 2015 00:00

Mons. Gianfranco Mascher: "Ho incontrato i fidei donum e una vita donata"

Mons. Mascher descrive la situazione sociale e religiosa dell’Albania, anticipando alcuni temi del Giubileo

Prima la Germania e recentemente l’Albania. C’è un filo rosso che lega l’esperienza dei sacerdoti bresciani nelle terre di missione come ha constatato ancora una volta mons. Gianfranco Mascher che a fine aprile è stato a Berlino e la scorsa settimana è volato, invece, in Albania con don Carlo Tartari. “L’espressione della fede dei fidei donum – sottolinea il vicario generale mons. Gianfranco Mascher – è il loro essere Chiesa bresciana nel mondo, una vita donata e consegnata al Vangelo di Gesù, alla Chiesa e all’umanità.

Nella visita a Berlino di aprile aveva incontrato il compianto don Giuseppe Chiudinelli… Che ricordo ha della sua figura?

Il 26 aprile, nella sua parrocchia, ho celebrato la cresima a 34 persone. Lo ricordo come una persona solare e operativa in un mondo missionario eccezionale: 20mila italiani dispersi in una metropoli di più di 3,8 milioni di persone. Sono stato a trovarlo tre volte e ho riscontrato la sua totale dedizione ricambiata dall’affetto della gente. È stato un prete generoso al servizio della gente e del Vangelo.

Cosa l’ha colpita del viaggio in Albania?

La situazione dell’Albania è molto particolare. È una missione in una terra arida dal punto di vista spirituale, basti pensare che per 50 anni il regime ateo comunista ha lavorato bene dal suo versante... Oggi sono pochi quelli contro la fede e contro la Chiesa, ma c’è, però, tanta freddezza e indifferenza nei confronti della missione della Chiesa e dei nostri missionari che si rivelano in questa situazione meravigliosi. Le conseguenze del passato si uniscono, per i giovani, alle lusinghe del materialismo moderno. La Parola di Dio che pure viene annunciata con grande entusiasmo pare cadere, secondo l’immagine evangelica, sui sassi. Rispetto al viaggio di sei anni fa, mi sono convinto che qualcosa si muove in meglio. La situazione sociale vive un’evoluzione positiva così come quella pastorale, purtroppo le forze in campo sono risicate: la diocesi di Rreshen, nella quale lavorano don Gianfranco Cadenelli e don Roberto Ferranti, ha otto preti, un Vescovo e quattro comunità di religiose. Se dovessero venire meno i preti, in quella Regione verrebbe meno anche la Chiesa.

La diocesi rinnova l’invito a essere dono per le altre diocesi del mondo… Ci sono zone che hanno più bisogno di altre?

Ci sono richieste notevoli dal Benin con don Mario Neva che chiede rinforzi. Se in America Latina il quadro è invariato, ci sarebbe bisogno di un rinforzo in Albania e sicuramente in Mozambico. Per la Germania, dopo la morte di don Chiudinelli, dobbiamo trovare una sintonia con la Migrantes.


Ci apprestiamo a vivere il Giubileo della misericordia. Come sarà strutturato nella nostra diocesi?

Il piccolo gruppo di lavoro sul Giubileo ha offerto al Vescovo alcuni spunti sul tema dell’anno pastorale che sarà presentato a settembre. Il Giubileo, sicuramente diverso da quello del 2000, dovrebbe essere meno impegnativo sul piano organizzativo; non vogliamo sconvolgere il ritmo del cammino pastorale ordinario delle nostre comunità che è legato all’anno liturgico. Ci sono alcuni aspetti importanti: i temi legati alla riconciliazione e le opere di misericordia spirituali che saranno sviluppate con Corpus Hominis. Si ipotizza un pellegrinaggio diocesano a Roma e la partecipazione di alcune categorie (sacerdoti, catechisti, laici, religiosi, diaconi…) ad alcuni appuntamenti giubilari in Piazza San Pietro. Immaginiamo di poter favorire i pellegrinaggi delle parrocchie in Cattedrale dove verrà aperta una Porta Santa e i pellegrinaggi ad alcuni luoghi significativi come la Madonna della Misericordia di Bovegno o le Santelle di Cerveno. Non si esclude di creare un’opera segno del Giubileo (nel 2000 fu la Mensa Menni, nda): tutto è ancora in fase di elaborazione. In Diocesi il Giubileo inizierà il 13 dicembre con l’apertura della Porta Santa in Cattedrale, mentre la conclusione è prevista il 20 novembre 2016.
10 lug 2015 00:00