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Monte Guglielmo
di R. GUATTA CALDINI 20 lug 2015 00:00

Sul Guglielmo ricordando Paolo VI

Come da tradizione anche quest'anno si è svolto il tradizionale pellegrinaggio al monumento dedicato al Redentore

Ieri, domenica 19 luglio, alla presenza di numerose autorità civili e religiose, l’associazione culturale Redentore ha organizzato il tradizionale pellegrinaggio presso il monumento al monte Guglielmo, celebrando la figura del Beato Giovanni Battista Montini, nel più elevato dei luoghi montiniani. “Un modo – hanno fatto sapere dall’associazione - per esplorare dalle vette un ulteriore profilo della figura di Paolo VI, dei suoi valori e del suo insegnamento”. Ne abbiamo parlato con il consigliere dell’associazione, già vicepresidente della Provincia di Brescia, Aristide Peli.

Come si è svolta la giornata? Quali sono state le fasi più toccanti della commemorazione inserita, lo ricordiamo, nelle manifestazioni dell’anno montiniano?

Sono stati molti i fedeli che hanno voluto dedicare la giornata alla montagna. Il primo appuntamento è stato alle 10, presso il rifugio Almici, dove è stata inaugurata la chiesetta dedicata a papa Paolo VI per ricordare che il monte Guglielmo è stato un luogo molto caro al beato Giovanni Battista Montini, non fosse altro perché suo padre è stato uno dei progettisti del monumento, della prima struttura inaugurata agli inizi del ‘900. Lo stesso Paolo VI, poi, nel 1966 volle la ristrutturazione. E’ un appuntamento che da oltre 100 anni vedi i bresciani recarsi su questa montagna.

Alla cerimonia era presente anche il vescovo Francesco Beschi…

Sì, il brescianissimo mons. Beschi ha ricordato la Giornata della gioventù del 2008, quando 2000 giovani si sono recati su questa montagna, in collegamento con Sidney con Giovanni Paolo II. Sabato prossimo l’appuntamento con i giovani bresciani e del resto della Lombardia sarà rinnovato, grazie anche alla presenza del Vescovo di Brescia mons. Monari.

Per l'intervista completa scarica il podcast



R. GUATTA CALDINI 20 lug 2015 00:00