Bergamini: sporcarsi le mani con i poveri
Giuseppe Bergamini è stato, per molti, un punto di riferimento nelle situazioni più difficili. Non si è mai tirato indietro di fronte alla povertà, al disagio e all’emarginazione. La storia di uno dei fondatori della Cooperativa Fraternità è stata raccontata nel libro, curato da Marcello Zane, “Giuseppe Bergamini… sporcarsi le mani con i poveri”.
Il testo, inserito nella collana editoriale promossa da Confcooperative Brescia e Liberedizioni, mira a riscoprire le radici del movimento cooperativo bresciano per coglierne il valore anche nel presente.
Bergamini, insieme a Giovanni Borghetti, diede vita a un’esperienza che, nata negli anni ’70, ha lasciato un segno profondo.
Grazie alla disponibilità della direzione della Casa Circondariale Nerio Fischione, il volume ha trovato la sua naturale presentazione in quella che per molti anni è stata la "casa" di Beppe: il carcere. Lì dove detenuti, operatori, personale della polizia penitenziaria e volontari hanno potuto conoscerlo da vicino e respirare il suo amore per gli altri, specie per chi viveva un periodo di difficoltà.
E la testimonianza di Beppe, in un pomeriggio di settembre, ha trovato eco nelle parole dell'autore, del presidente del Consiglio Comunale, Roberto Rossini, di Carlo Alberto Romano per Carcere e Territorio, di Marco Menni per Confcooperative, di Alberto Festa per la Fraternità, di Isabella Belliboni per il Vol.Ca e di don Adriano Santus.