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Brescia
di REDAZIONE 24 ott 2023 08:19

Brescia: la città cresce in perfomance ambientali

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Legambiente ha presentato l'edizione 2023 del rapport Ecosistema Urbano che passa in rassegna le condizioni dei 105 capoluoghi di provincia italiani in tema di aria, acqua, rifiuti, mobilità e ambiente. Brescia, che l'anno scorso occupava la 34esima posizione, è oggi 21esima

Strada in salita per le città italiane segnate negli ultimi 30 anni da una crescita lenta e troppo altalenante e dove le emergenze urbane, nonostante lievi miglioramenti, restano più o meno le stesse: smog, trasporti, spreco idrico, auto circolanti restano, infatti, le questioni più critiche da affrontare. È quanto emerge in sintesi da Ecosistema Urbano 2023, il report di Legambiente realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ORE, sulle performance ambientali di 105 Comuni capoluogo, sulla base di 19 parametri suddivisi in cinque aree: aria, acqua, rifiuti, mobilità e ambiente. Per quanto riguarda l’ambiente i parametri adottati sono quelli del numero degli alberi per ogni 100 abitanti, i mq di isole pedonali ogni 100 abitanti, la presenza di impianti pubblici per la produzione di energia solare, l’uso efficiente del suolo e, per ultimo, la presenza complessiva di verde. Due i parametri adottati per l’area acqua: quello della dispersione della rete idrica e quello dei consumi domestici- In tema di mobilità invece, il rapporto di Legambiente ha passato in rassegna i metri di piste ciclabili per ogni 100 abitanti, offerta e l’effettivo utilizzo del trasporto pubblico, il tasso di motorizzazione (quante auto e quante moto ogni 100 abitanti) e il numero di vittime della strada. Ultima area quella dei rifiuti, con tutti i numeri sulla raccolta differenziata e sulla quantità annua di rifiuti prodotti da ogni abitante della città. Sulla scorta di tutti questi indicatori, il rapporto Ecosistema Urbano giunto alla sua trentesima edizione, ha premiato Trento, per performance ambientali seguita da Mantova e Pordenone. Brescia si è classificata al 21° posto, in netta risalita rispetto al 34° dello scorso anno.

Una citazione particolare la città l’ha meritata in tema di trasporto pubblico. Brescia, si legge nel rapporto, è una dei pochi capoluoghi, insieme a Venezia, Trieste, Cagliari, Siena e Pavia, “in cui prendere il bus è una vera alternativa”.

A commento dei dati di “Ecosistema Urbano” la sindaca di Brescia Laura Castelletti ha diramato una nota in cui esprime soddisfazione per i risultati raggiunti dalla città. “Il 21° posto – scrive - è un segno positivo, che ci fa capire che stiamo lavorando nella giusta direzione e riconosce i dieci anni di impegno della giunta Del Bono. In un anno siamo saliti di 13 posizioni, soprattutto grazie a un buon piazzamento per quanto riguarda la presenza di alberi, l’uso efficiente del suolo, le Ztl e i passeggeri del trasporto pubblico, ma è chiaro che questo risultato va letto come uno sprone per continuare a fare di più e meglio. Sicuramente la realizzazione del tram, i cui cantieri apriranno nel 2024, darà ulteriore impulso alla nostra città, che già oggi nel Rapporto è considerata una delle poche in Italia a offrire una vera alternativa al trasporto privato, come dimostrano i 47 milioni di passeggeri in un anno del Tpl. Un altro aspetto su cui vogliamo investire nel breve periodo, assieme ad A2a, è l’efficientamento della rete idrica, perché la dispersione, seppur migliorata, è ancora troppo alta”.

Tema di primaria importanza, continua ancora Laura Castelletti, è poi quello della qualità dell’aria, che necessita di un approccio innovativo per trovare soluzioni efficaci. “Sono stati fatti molti passi avanti – si legge nella nota - ma è chiaro da tempo che un singolo Comune non possa fare la differenza, considerando anche che, stando ai dati dell’Osservatorio Aria, la citta è responsabile del 13% delle emissioni di Pm10, la Provincia del 64% e il 23% arriva da fuori provincia. Per questo, stiamo avviando nuove interlocuzioni a livello provinciale e regionale, impegnandoci ad avere un ruolo di pungolo e stimolo degli altri livelli istituzionali. Auspichiamo che anche il Governo ci supporti in questo percorso, perché la qualità dell’aria è un problema dell’intero bacino padano, che va affrontato con una modalità di governance rivista e adeguata, anche a livello centrale”.

Il “Piano aria e clima”, attualmente in lavorazione, servirà secondo la sindaca proprio per attivare un nuovo metodo, finalizzato a ridurre i livelli di inquinamento atmosferico, contribuire alla mitigazione e ottimizzare l’adattamento del territorio comunale ai cambiamenti climatici, coinvolgendo tutti gli stakeholder. “Inoltre – conclude - realizzeremo un “Regolamento per la Qualità dell'Aria di Brescia”, che sarà abbinato al “Piano Aria e Clima” quale strumento strutturale, atto a introdurre ulteriori misure locali, integrative a quelle fino a oggi adottate, per ridurre gli inquinanti atmosferici sia a livello locale, sia di prossimità. A queste due azioni si abbinerà una valutazione costante degli impatti di ogni iniziativa dell’Amministrazione (progetti, acquisti, energia, rapporti con le società controllate), in modo da minimizzarli”.

REDAZIONE 24 ott 2023 08:19