Brescia: un busto in bronzo per padre Giulio Aleni
Nella mattinata di martedì 25 novembre si terrà la presentazione del busto in bronzo di padre Giulio Aleni, opera dello scultore Cesare Monaco.
Alle 10, presso la Fondazione Civiltà Bresciana, si svolgerà un incontro introduttivo in cui interverranno Mario Gorlani, Gianfranco Cretti, Cesare Monaco, Wang Jiejie e Michele Vigasio. Alle 11.30, presso il Parco Padre Giulio Aleni a Brescia, si terrà lo scoprimento del busto, con la presenza dello scultore.
Quando nell’aprile 1625 il gesuita Giulio Aleni fondò la missione nel Fujian la sua esperienza di missionario in Cina si era ormai consolidata. Nato a Brescia nel 1582, era entrato nella Compagnia di Gesù nel 1600 distinguendosi per la sua inclinazione alle scienze matematiche e alla teologia. Inviato in Cina, nel 1610 sbarcò a Macao e da qui, nel 1613, entrò nell'Impero Ming succedendo al confratello Matteo Ricci. Per primo evangelizzò le provincie dello Shanxi e soprattutto del Fujian dove fondò una ventina di comunità cristiane. Morì a Yanping nel Fujian il 10 giugno 1649. Nel corso di quattro decenni, Aleni svolse un’opera feconda di risultati grazie alle sue doti non ordinarie di missionario, alla sua fama di uomo dotto in ogni ramo delle scienze e alla grande stima che circondò le sue numerose opere, stampate come 艾儒略 Ai Rulüe nella lingua cinese, di cui ebbe un perfetto dominio, e oggi incluse nelle più pregiate collezioni della letteratura sinica. Riconoscendogli il merito di aver contribuito a volgarizzare la cultura europea in Oriente, gli venne attribuito il titolo di “Confucio d'Occidente”.
Fra i suoi testi di argomento religioso, storico e scientifico si ricordano: "Vita del signor Matteo Ricci del Grande Occidente" (1630), "Geografia dei Paesi non tributari" (1623), *Generalità sulle scienze occidentali" (1623), "Princìpi di geometria" (1631), "Vita di Nostro Signore Gesù Cristo" (1635) e le "Risposte alle domande sull’Occidente" (1637). A lui si deve la Mappa dei diecimila Paesi (1623) in due grandi fogli, un planisfero e i due emisferi polari, riportanti 220 toponimi in caratteri cinesi, e di cui l’Università degli Studi di Brescia ha realizzato nel 2018 una copia anastatica. A raccogliere il testimone di Giulio Aleni fu Martino Martini (1614-1661), trentino, che giunse in Cina nel 1643. Il Centro Studi Martino Martini di Trento ha pubblicato la sua Opera Omnia, fra cui il famoso Novus Atlas Sinensis che ha fatto conoscere la geografia cinese in Europa. Nel 2025 cade anche il 400° anniversario della nascita di Prospero Intorcetta (1625-1696), nativo di Piazza Armerina e giunto in Cina nel 1659. Apportò un significativo e pioneristico contributo alla traduzione in latino
delle opere di Confucio e nel 1667 pubblicò la "Sinarum Scientia Politico-Morali" . Le sue opere fecero conoscere la filosofia e l’etica confuciane in Occidente
Nel pomeriggio dalle 14.30, presso il Salone dell'Apollo dell'Università degli Studi di Brescia, si svolgerà il Simposio per il IV Centenario dell’arrivo di padre Aleni nel Fujian, che approfondirà il ruolo storico e culturale di Giulio Aleni come ponte tra Italia e Cina, con interventi sul suo contributo al dialogo interculturale, la sua biografia ricostruita attraverso nuovi documenti e l’eredità culturale che ha lasciato nel Fujian.
Parteciperanno Francesco Castelli, Laura Castelletti, mons. Pierantonio Tremolada, Mario Gorlani, Gianfranco Cretti, Roberto Ranzi, Tiziana Lippiello, Eugenio Menegon, Simona Negruzzo, Huizhong Lu, Riccardo Scartezzini, Roberto Cisini e Wu Xianyun.
Il simposio si svolge con il patrocinio di: Università di Pavia – Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali, Comune di Brescia, Università Ca’ Foscari di Venezia, Fondazione Prospero Intorcetta Cultura Aperta, Centro Studi Martino Martini, Associazione Cinese di Brescia.
Il Consorzio Marmisti Bresciani ha donato il basamento in marmo.
@Mappamondo cinese di padre Aleni (@UniBs)